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Latina. Referendum, c'è chi dice no. Beniamino Gallinaro avverte: «Una riforma incoerente e squilibrata che crea soltanto danno al Paese»
Il 25 e 26 giugno si voterà per il referendum costituzionale. Scrive Beniamino Gallinaro dell'Associazione Rinnovamento della Sinistra Gaeta-Formia:
«A 60 anni dal 2 giugno del 1946, siamo chiamati nuovamente a decidere sul nostro avvenire e sul nostro destino.
La pericolosa sfida lanciata con la proposta di riforma costituzionale impone oggi a tutte le forze democratiche di dare vita a una straordinaria mobilitazione politica e culturale all’altezza della posta in gioco: la Costituzione e l’avvenire della Repubblica.
Si tratta di difendere la qualità della vita delle donne e degli uomini, le più importanti conquiste di civiltà, l’unità nazionale, la solidarietà economica e politica, i diritti e l’uguaglianza sociali.
È molto più che un semplice referendum sulla devolution: i suoi contenuti vanno ben oltre perché tendono a scardinare le basi della democrazia costituzionale e a trasformarla in una democrazia autoritaria e populista.
Nonostante questo referendum non richieda il raggiungimento del quorum, l’appuntamento non va trascurato né sottovalutato: esso riveste una valenza altamente politica.
Informazione, mobilitazione, partecipazione devono essere le parole d’ordine dell’impegno di noi tutti in questi 20 giorni che ci separano dalla scadenza referendaria. L’ARS è impegnata a sostenere le ragioni di questa battaglia e sarà presente sul territorio con il proprio contributo.
Auspichiamo che le nostre città, attraverso anche comitati unitari, aperti a tutti, sappiano far crescere tra i cittadini consapevolezza e partecipazione, per un NO forte e deciso ad una riforma incoerente e squilibrata che produce danno al paese, per tanti NO a difesa di una costituzione di tutti».
Rita Bittarelli
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