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Latina. La metropolitana delle meraviglie. Gildo Di Lorenzo (Forza Italia): «Queste sono operazioni politiche calate dall'alto»

«Continuiamo a leggere sui giornali di probabili ed imminenti lavori relativi alla costruzione della Metropolitana di superficie che dovrebbe collegare la nostra Stazione ferroviaria con Latina ed il mare». Osserva Gildo Di Lorenzo (Forza Italia): «La cosa che ci lascia sempre più perplessi è che noi, gli abitanti di Latina Scalo, direttamente impattati da queste opere non conosciamo una notizia in più rispetto a quanto vediamo pubblicato sugli organi d’informazione. Ci pare una situazione veramente incredibile ! Perché nessuna comunicazione ufficiale in merito è ancora giunta in Circoscrizione? E’ dunque questo il concetto del decentramento amministrativo che si ha a Palazzo Comunale? Perché nessuno ha ancora avvertito la necessità di un confronto con il Consiglio Circoscrizionale? Qualcuno pensa, forse, di far passare decisioni,ed opere così dirompenti per il nostro territorio, con la speranza che nessuno alzi la voce? Perché qualcuno non è venuto a spiegarci esattamente, ed a fondo, come faranno a transitare i tram, in andata e ritorno lungo tutta Via della Stazione, senza creare ancora più difficoltà al traffico di quella che oggi già esiste.? Perché nessuno si è fatto vedere per spiegarci che fine faranno i parcheggi lungo tutta Via della Stazione considerato che, con le due linee di percorso poste a ridosso dei marciapiedi, non si potrà più parcheggiare né a destra né a sinistra ? E le macchine dei residenti? E le soste per le attività commerciali? Dubbi più che legittimi, riteniamo, e che moltissimi a Latina Scalo condividono appieno. Non siamo assolutamente contrari alla realizzazione di opere pubbliche relative alla mobilità che aiutino a limitare il traffico e diminuire l’inquinamento, ci mancherebbe altro ! Siamo nettamente contrari, invece, ad operazioni politiche calate dall’alto, che non tengano in nessun conto le esigenze di chi vive sul territorio, e non accetteremo che questo possa tranquillamente avvenire».

Rita Bittarelli