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Latina. Impresa, innovazione e responsabilità sociale. Michele Fabietti: «Una rete forte di attori per lo sviluppo del nostro territorio...»
Lo sviluppo economico e sociale della provincia di Latina, vissuto e orientato dalle micro imprese. E anche partecipato. L’Associazione Latinart, la libera Associazione delle micro e piccole imprese operanti nella provincia di Latina, ha realizzato ieri la Giornata Latinart sul tema “Latina: Innovazione e Responsabilità Sociale”, presso l’Istituto professionale di Stato per l’ambiente e l’agricoltura “San Benedetto”.
Un’iniziativa fuori dagli schemi canonici, per addetti ai lavori: attori impegnati sullo sviluppo economico e sociale del territorio pontino. Le relazioni dei due esperti interpellati – Enrico Rovida della Scuola dell’Innovazione e Virginia Cobelli del Centro per l’Impresa Etica e Responsabile (RespEt) del Comune di Roma - hanno seguito, commentato e rilanciato in un’ottica di “rete per lo sviluppo locale”, una sequenza ricca e variegata di esperienze e progetti di sviluppo locale.
Rappresentanti di istituzioni locali, pubbliche e private, sono intervenuti, condividendo il comune impegno a coniugare oggi esigenze di innovazione continua ed istanze pressanti di comportamenti responsabili di ordine sociale e ambientale, oltre gli adempimenti di legge.
Per richiamare sinteticamente le testimonianze più significative:
- l’esperienza di pianificazione ed intervento dalla commissione regionale per l’innovazione e lo sviluppo economico a favore delle imprese locali (Domenico Di Resta, Assessorato regionale Turismo, Innovazione e Sviluppo Economico);
- il percorso dell’Agenda 21 locale, nella fase di attuazione del Piano di azione sulle priorità fissate dai stakeholder di sviluppo (Simona Vecchi, ufficio Agenda 21 Comune di Latina);
- la manutenzione delle aree verdi della città, come forma di partecipazione delle imprese alla valorizzazione di un bene prezioso (assessore Maurizio Guercio, Comune di Latina);
- l’impegno dei giovani industriali del territorio, a favore di un orientamento sempre più attento e aggiornato alle esigenze ed opportunità del mondo del lavoro (Americo Miccinilli, Gruppo giovani industriali Assindustria Latina);
- il valore formativo del gestire concretamente una fattoria, nel contesto formativo di un istituto professionale (Egidio Perri, Istituto “San Benedetto” di Borgo Piave);
- lo sviluppo di attività pionieristiche per un’economia innovativa della conoscenza, su formazione professionale ed interazione con le realtà produttive (Aurelio Brancatelli, Centro Culturale Pontino);
- la recente analisi conoscitiva su sicurezza e vivibilità, di interesse per i residenti e per gli operatori di ogni settore economico, compiuta in una delle zone più popolose della città di Latina (Marilena Sovrani, II Circoscrizione Latina Ovest).
In questa occasione, l’Associazione Latinart ha lanciato il primo progetto di sviluppo locale, dopo circa un anno di analisi e pianificazione: RIU.S.O. I.L. P.C., un’iniziativa legata al settore ICT per la valorizzazione di PC dismessi tramite l’utilizzo di cosiddetto software open source, a beneficio di realtà territoriali interessate – micro-imprese, scuole, biblioteche, enti locali.
Il preside dell’Istituto, Marino Di Battista, ha aperto l’iniziativa con un saluto iniziale, sottolineando il ruolo fondamentale che oggi il “San Benedetto” sta ricoprendo quale attore fondamentale per la formazione di operatori qualificati per lo sviluppo economico e ambientale del territorio pontino.
Da parte della Scuola dell’Innovazione, è partito l’invito a sviluppare insieme all’Associazione Latinart un percorso di sviluppo di specifiche competenze professionali per consulenti di impresa che possano animare processi innovativi nelle piccole imprese.
Mentre, il centro romano RespEt ha raccolto la disponibilità delle imprese romane associate a Latinart, a sviluppare il percorso che la struttura capitolina sta sviluppando per un approccio di gestione strategica delle micro imprese, secondo criteri di sostenibilità verso l’ambiente e la società ma anche di competitività su mercati sempre più aperti.
«Un convegno partecipato, come avevamo annunciato», afferma soddisfatto Michele Fabietti, presidente di Latinart. «Abbiamo chiesto di condividere tre cose: l’analisi economica del territorio, il confronto concreto su esperienze e progetti locali, un criterio di partecipazione allargata a proposte di miglioramento che potevano essere presentate. Siamo veramente soddisfatti».
Un principio di rete, suggellato dal momento conviviale di chiusura, ha testimoniato come le micro e piccole imprese possano dare forza ad uno sviluppo locale, responsabile e competitivo.
Andrea Apruzzese
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