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Latina. Shaw 150. Antonio Pennacchi: «Reintervengo sempre nella forma racconto. Spesso cambio la struttura dopo un reading in pubblico»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Antonio Pennacchi. Ieri,
a Cisterna, a Palazzo Caetani, alla presenza del sindaco Mauro
Carturan, è stato presentato il suo ultimo lavoro "Shaw 150"
edito da Mondadori.
Racconti bruschi, irriverenti, che pure, e neanche di rado, si aprono su una nota di vero
e proprio strazio, questi di Antonio Pennacchi, uno scrittore che si conferma
come uno straordinario, eccentrico talento della narrativa italiana contemporanea. Operai,
capiturno, capireparto, sindacalisti, marescialli con figlie rivoluzionarie, mariti e
mogli con storie ordinarie e straordinarie di amori, disamori, corna, ire da aggredirsi e
tenerezze da strappare il cuore. Racconti come Nodulo cosmico, Marco o Avanti Savoia si
pongono come vertici della forma narrativa breve, ma il lettore sceglierà da sé quelli
che preferisce, se qualche capitolo dell'epopea delle Paludi Pontine e delle città
della bonifica, che Pennacchi va costruendo fin dai suoi esordi di scrittore, o le storie
in cui si agitano manifestanti e cortei o piuttosto quelle che mettono in scena
drammi individuali, scoppi di ferocia primitivi, devozioni più forti del tempo.
Biagio Genovesi
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