Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Economia

Latina. Guida ai Servizi, un orientamento per le attività produttive. Giuseppe Di Rubbo: «Stiamo eliminando tutti i vincoli al mercato...»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Giuseppe Di Rubbo, assessore alle Attività Produttive del Comune di Latina. È stata presentata la "Guida ai servizi". Di cosa si tratta? «Ho avvertito l'esigenza di dare uno strumento che fosse di primo orientamento nel settore, importante e strategico, delle attività produttive. Molto spesso infatti gli operatori e gli stessi professionisti, nonché gli imprenditori cittadini, quando avviano un'attività, non sanno se è sufficiente una semplice comunicazione o un'autorizzazione, o che il locale abbia dei determinati requisiti, o se l'autorizzazione non può essere rilasciata perché contingentata. Spesso quindi si hanno perdite di tempo per il professionista o per il cittadino. Ecco quindi l'avvio di un percorso di semplificazione, ma soprattutto di conoscenza a monte delle varie problematiche». La presenza delle associazioni di categoria, in occasione della presentazione, è un po' una sorta di "premio" alla vostra volontà di creare un contatto? «Da quando mi sono insediato ho sempre avuto un ottimo rapporto con le associazioni di categoria, però questo non significa che la posizione politica dell'amministrazione non fosse ben chiara: io ho intrapreso fin dall'inizio un percorso di semplificazione, di eliminazione di vincoli al mercato, ma soprattutto all'imprenditore. Tra le altre cose, abbiamo eliminato le distanze minime (che oggi si eliminano con un decreto) fin dal 2003, e le conseguenze, ad esempio, per estetisti, parrucchieri ed acconciatori si sono viste: si sono aperte molte attività nuove che hanno offerto risposte ai consumatori, ma soprattutto nuove opportunità di lavoro. In materia di orari siamo stati liberisti, così come per le aperture di nuove attività. Nell'applicazione di questa politica abbiamo sempre voluto il conforto dell'approvazione delle associazioni di categoria: ad esempio nell'eliminazione delle distanze minime abbiamo sottoposto la delibera al parere delle associazioni, ed era il 2003. Anche le categorie sono pronte per questo salto di qualità, bisogna avere un percorso condivisibile». In quante copie è stata stampata e dove sarà distribuita? «Attualmente è stata stampata in duemila copie che saranno inviate agli ordini professionali di ragionieri, commercialisti, nonché ad operatori qualificati ed associazioni di categoria. Verrà anche distribuita in formato pdf, in modo che gli iscritti possano scaricarla dal sito di ordini ed associazioni, e la metteremo anche sul sito del Comune. A settembre avremo anche completato l'informatizzazione dello sportello unico per le imprese e lì inseriremo anche questo tipo di informazioni». Nello specifico, cosa contiene questa guida? Quali informazioni? «Ci dice quali sono le attività che interessano il nostro settore delle attività produttive, dai bar ai ristoranti, alle attività di artigianato, agricole, commerciali. Poi, all'interno di ogni settore specifico, precisa cosa si intende per ogni tipo di attività, ad esempio per le aree private ci dice che se è un esercizio di vicinato, ovvero fino a 250 mq, non è necessaria un'autorizzazione, basta una comunicazione e ci dice quali sono i modelli, quali sono i requisiti che deve avere il locale, quali sono le dichiarazioni da allegare alla modulistica, mentre per altre attività che superano una certa dimensione, è necessaria un'autorizzazione e anche in questo caso ci dice quali sono necessarie, quale modulistica presentare e con quali allegati, quali requisiti professionali deve avere chi avvia l'attività, quali requisiti deve avere il locale, quindi la destinazione d'uso, l'autorizzazione sanitaria, dei vigili del fuoco, ecc. Nel dettaglio ci dice anche in quali casi chiedere una semplice voltura. È quindi un primo orientamento sulle necessità che quotidianamente possono incontrare gli imprenditori, ma soprattutto professionisti ed associazioni di categoria che possono dare una prima risposta all'operatore che può così orientarsi. È evidente che non è completa, nel senso che per ulteriori approfondimenti è necessario recarsi presso l'ufficio, ma si sa già qual è l'ufficio competente. Speriamo che possa essere migliorato e completato, anche con l'apporto dei soggetti in campo, e che in futuro possiamo, anche in via telematica, collaborare con associazioni di categoria e con semplici operatori, per dare risposte più immediate ed evitare spostamenti o investimenti sbagliati o programmare attività che non possono essere portate avanti». Ampio è stato il consenso che le associazioni di categoria hanno tributato alla presentazione della Guida: per Italo Di Cocco «è un lavoro atteso da decine di anni: la verità è che allora non si facilitava chi doveva richiedere una licenza per pubblico esercizio. Finalmente oggi si chiarisce la posizione di chi è sul territorio e si danno delle risposte. Certo, alcune leggi sono da rivedere, in particolare la Legge Regionale 287». Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Latina, on. Vincenzo Zaccheo, che ha sottolineato come l'amministrazione abbia iniziato ad eliminare i lacci burocratici che non facilitavano l'avvio delle attività: «Una parte del decreto Bersani di cui si parla tanto in queste ore, noi l'abbiamo anticipata con la delibera del 3 marzo 2003. Ma è necessario molto equilibrio quando si assumono certi provvedimenti; l'evasione e l'elusione fiscale si combattono con mille sistemi che non devono però andare ad incidere sui piccoli e medi imprenditori. I governi, sia di centro destra che di centro sinistra, sanno dove devono andare a cercare l'elusione e l'evasione». Zaccheo, di fronte ad una platea composta anche di associazioni di categoria dell'agricoltura, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: «Il Pua - ha precisato - è frutto di concertazione. Sono delle linee di indirizzo e, prima di rilasciarle, ho incontrato tutti i rappresentanti, sia del mondo agricolo che degli ordini professionali. Ora dobbiamo passare alla fase operativa e anche questa sarà frutto di una seconda concertazione. D'altronde, avevamo zone agricole che erano fuorilegge: ora ci saranno strumenti certi per fare domande ed ottenere risposte, e non si dovrà più ricorrere continuamente alle varianti».

Andrea Apruzzese

 Riproduci il filmato oppure procedi con il download.

PocketPC visualization by Panservice