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Gaeta. Il centrosinistra scommette sulla Margherita. Loreto Bevilacqua: «Abbiamo la spina dorsale per governare. Lo dimostra Pontinia»

«La Margherita di Gaeta rappresenta una realtà molto positiva per il partito anche alla luce del recente risultato elettorale alle ultime politiche, rappresentato dall’11,5%, tra i più rilevanti al livello provinciale». Spiega Loreto Bevilacqua: «Questo obiettivo è stato raggiunto con un lavoro efficace del partito e del Gruppo Consiliare che hanno concorso insieme a posizionare la Margherita al centro del dibattito cittadino, utilizzando al meglio la leva regionale per essere sulla città di Gaeta forza politica di Governo credibile e capace di avanzare proposte e ottenere risorse per lo sviluppo della città. Il segretario del partito e il capogruppo consiliare hanno potuto sostenere l’azione di crescita della Margherita con l’aiuto di tutte le forze disponibili e esprimendo una candidatura al senato come quella di Pina Rosato che ha incontrato un’opinione favorevole a livello cittadino. Questo risultato carica di responsabilità tutto il partito di Gaeta non solo rispetto al Centro Sinistra ma nei confronti di tutta la città, rappresentando un punto decisivo per offrire un’alternativa di governo al Centro Destra. Il recente confronto all’interno della Margherita deve vedere tutti, positivamente impegnati a rafforzare il partito all’esterno e la coalizione in generale:l’obiettico è vincere le prossime elezioni comunali di Gaeta e il partito e il Gruppo consiliare lavoreranno sempre più in sinergia per consolidare e rafforzare il processo di crescita della Margherita. Abbiamo pina fiducia che tutti gli uomini e le donne della Margherita sapranno, ciascuno nei rispettivi ruoli, assolvere all’obiettivo che ci siamo dati ossia una nuova amministrazione comunale per Gaeta nel 2007. La recente vittoria di Pontina, per le proporzioni in favore del Centro Sinistra e per l’eccellente affermazione della Margherita (eletti 6 consiglieri comunali), rappresenta il miglior incoraggiamento per quanto dobbiamo fare».

Mauro Cascio