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Latina. Ponza Mare. Paolo Iannuccelli: «A dicembre vorrei presentare un nuovo libro. Questa volta dedicato al capoluogo pontino...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Paolo Iannuccelli, in occasione
della presentazione del suo ultimo libro, "Ponza Mare".
«È il seguito ideale dei miei due precedenti lavori. Il primo soprattutto,
"Gente di Ponza", nato quasi per gioco e che tanto successo ha avuto,
arrivando in pochi anni alla sua terza edizione. Tutto rinasce perché
ogni volta i protagonisti stessi - perché niente c'è di inventato
in questi lavori - mi dicono: ti sei dimenticato di me. E io sono affamato
di gente semplice, di storie. Sono a contatto con i pescatori, con gli
agricoltori, con gli operatori turistici. Un microcosmo straordinario».
Oltre che della gente tu sei innamorato dell'isola...
«Certo, l'isola non ha bisogno di me. Tanti scrittori, penso a Folco
Quilici, ne hanno scritto. A me resta l'affetto. È un posto dove puoi
recuperare te stesso». Cosa augurare a Ponza? «Ponza ha dei problemi grossi,
legati ai trasporti, alla sanità. Abbiamo bisogno di servizi».
E ora? Arriverà Ponza 4? «No, credo che tre libri possano bastare.
Adesso vorrei invece scrivere un libro su Latina. Tanti libri sono
stati pubblicati, soprattutto negli ultimi anni. Lavori
sulla bonifica, sull'architettura razionalista. Io vorrei invece
fare un libro sui personaggi. Qualcosa come "tipi latina". E non i vip,
o i politici, ma la gente semplice. Una rassegna, un amarcord.
Anche per far vedere che una volta Latina, io ci abito ormai da pià
di quarant'anni, era più a dimensione d'uomo, più intima, più
raccolta. Ho già buttato giù una lista di nomi. Vedremo se ce la faccio
per dicembre».
Andrea Apruzzese
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