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Segni. I Rossi alla riscossa. Giancarlo Siddera: «Stiamo mettendo in campo numerosi strumenti di valorizzazione. Oggi ci sono pure i Musei»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Giancarlo Siddera, presidente della Compagnia dei Lepini. Una serata a Segni per "I rossi alla riscossa", dedicata ai vini rossi della zona.
«Il tema di questa sera è più complesso, vario ed ampio di una semplice serata di degustazione di prodotti tipici, perché abbiamo voluto mettere insieme una riflessione su un particolare elemento del sistema di valorizzazione, costituito dal sistema dei musei, ed abbiamo riflettuto su un protocollo d'intesa che la Compagnia dei Lepini ha sottoscritto con il Consiglio dei Direttori dei Musei dei Lepini. Abbiamo poi ascoltato i sindaci che ci hanno illustrato i programmi delle festività estive (e noi a breve pubblicheremo l'opuscolo che riporterà le principali manifestazioni) ed insieme abbiamo posto questo tema dei prodotti autoctoni (soprattutto i vini) a fianco ai prodotti sperimentali. C'è un filo conduttore in tutto questo, costituito da una corda tesa tra l'identità (e quindi la storia, di cui i musei sono il forte emblema) ed il presente (quindi i sentimenti attuali) ed i produttori di oggi: bisogna lavorare per creare un'economia nuova, ed il tema dei prodotti antichi che si cimentano con i prodotti nuovi è una sorta di "metafora" tra quello che ci viene consegnato e quello che vogliamo costruire, insieme a persone che intelligentemente, con sacrifici, con fatica, si stanno confrontando con le sfide del mercato».
La Compagnia dei Lepini pochi giorni fa ha avuto anche un grande successo fuori dai suoi "confini naturali", precisamente a Roma e ancora più precisamente nell'Isola Tiberina. Quale il riscontro che avete ottenuto?
«Si, siamo stati in confini "acquei", all'interno dei due bracci del Tevere... Abbiamo avuto uno stand (all'interno di una rassegna culturale e cinematografica), che è stato visitato da tantissime persone avvicinatesi con curiosità. Spesso a loro non era chiaro l'insieme dei Lepini: conoscevano magari i singoli comuni, ma non avevano precisa l'immagine del comprensorio. In parte si è riprodotta la cognizione di un territorio che viene identificato con tutto quanto sta alle porte di Roma. Invece noi dobbiamo lavorare perché ci sia sviluppo, identità, conoscenza, anche di quello che c'è al di fuori del territorio di Roma, come i Lepini. Abbiamo avuto questo grande successo di "conoscenza", perché in tanti si sono avvicinati ed hanno voluto conoscere il nostro territorio. C'è stata anche un'altra cosa che ci ha fatto particolarmente piacere: diversi operatori cinematografici si sono avvicinati per conoscere - accanto a Sermoneta (che è all'interno del programma STILe, Sviluppo Turistico Integrato dei Lepini), accanto a Sabaudia (che da tempo ospita riprese di film) - il nostro territorio, le proprie risorse e disponibilità per altre location cinematografiche e credo quindi che avremo sviluppi molto positivi. Tutto questo potrà servire per la conoscenza - e quindi lo sviluppo - del nostro territorio».
Andrea Apruzzese
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