Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Economia

Segni. I Rossi alla riscossa. Fabrizio Di Sauro: «Dobbiamo ancora lavorare molto per far sì di essere davvero attrattivi turisticamente»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Fabrizio Di Sauro, direttore della Compagnia dei Lepini. La seconda edizione a Segni (presso la sede della XVIII Comunità Montana) dei "Rossi alla riscossa". Quali sono i principali vini rossi della zona? «Nelle attività tipiche che stiamo svolgendo, ovvero la valorizzazione di un processo di sviluppo economico del territorio dei Lepini a fini turistici, sicuramente tra le principali attrattive territoriali, anche ai fini del turismo, ci sono i prodotti tipici locali. Il territorio probabilmente deve ancora compiere un lungo cammino per arrivare ad essere strutturato in maniera davvero attrattiva da un punto di vista turistico, ma la parte dedicata all'enogastronomia è sicuramente pronta e matura per competere con tutte le altre realtà che ci sono intorno, che sono le realtà più forti in Italia dal punto di vista enogastronomico. Tant'è che in questo contesto la comunità dei produttori di vini è riuscita a sviluppare un processo di crescita qualitativa del prodotto vino per cui oggi abbiamo nel territorio dei Lepini alcuni tra i migliori vini della provincia di Latina e dell'intera regione Lazio. Sono vini in grado di competere con i migliori vini italiani. È un elemento che ci ha fatto riflettere sull'importanza di avere questa ricchezza nel nostro territorio e di dover fare un processo per dargli un valore aggiunto proprio ai fini di prodotto in grado di poter favorire l'attrattività del territorio stesso. Per questo abbiamo messo in piedi una serie di iniziative; tra queste ve ne è una in particolare, che riassume la strategia in questo senso, ed è la creazione di una carta dei vini del territorio dei Lepini, che non sia solo un semplice elenco di etichette, ma che sia un qualcosa di più, in grado di offrire al turista, che entra in uno dei nostri ristoranti e chiede di bere il buon vino locale, tutte le informazioni sul valore autoctono di questi vini, sulla storia che appartiene al territorio. Attraverso questa carta, oltre a conoscere il prodotto specifico, il turista sarà in grado di conoscere anche la storia delle aziende, che è la storia degli uomini che fanno questo vino, quindi la storia dell'identità di questo territorio, e, una volta soddisfatto questo interesse, potrà trovare nella stessa carta le migliori informazioni per poter uscire dal ristorante e conoscere le migliori attrattive culturali e storiche del territorio stesso». La serata di Segni ha posto a confronto i vini autoctoni, confrontatisi con la produzione sperimentale; gli autoctoni erano rappresentati dal "Rosso dei Dioscuri", della cooperativa agricola Cincinnato di Cori; dal "Tufaliccio" Doc della azienda agricola biologica Marco Carpineti di Cori; dal "Preludio" Circeo Rosso Doc della azienda agricola Sant'Andrea di Borgo Vodice; dal "Circeo Rosso" Doc dell'azienda agricola Ganci e Milone di Borgo Grappa; dal "Cesanese del Piglio" della Cantina Sociale di Piglio. Tra gli sperimentali sono stati serviti il "Muro Pecoraro" dell'azienda agricola "Il Quadrifoglio" di Doganella di Ninfa e diversi "Shiraz": quello dell'azienda agricola "Casale del Giglio" de Le Ferriere, della tenuta Pietra Pinta di Cori e della Cantina Fratelli Seracchi di Velletri. Tutte le etichette hanno riscosso un notevole successo, accanto agli altri prodotti tipici serviti nel corso della serata, come la mozzarella di bufala, il prosciutto di Bassiano, il pane di Roccamassima, i dolci di Sezze, i formaggi ovino-caprini, le olive di Norma, l'olio di Sonnino e molti altri.

Andrea Apruzzese

 Riproduci il filmato oppure procedi con il download.

PocketPC visualization by Panservice