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Latina. Massoneria. Esce per Bastogi un nuovo saggio, curato da Sergio Piane e Ippolito Spatafora. Analizzata la realtà delle logge pisane
Li segnaliamo spesso, qui su ParvapoliS. Sono i nuovi titoli riguardo la Massoneria
e la sua storia. C'è, ma da tanto tempo, una fittissima produzione saggistica, anche
in Italia, che punta a restituirle il ruolo, politico, culturale,
che le compete. Del capitolo più prestigioso di questi eventi culturali abbiamo
già parlato: l'uscita del nuovo volume della Storia d'Italia Einaudi tutto dedicato
alla Massoneria, con gli studi di docenti universitari di tutta Italia, coordinati
da Gian Maria Cazzaniga (Università di Firenze). La Massoneria ha avuto un ruolo
fondamentale nei momenti più importanti della vita dell'Occidente e molto è stato
ormai indagato: dalle sue origini mitiche e leggendarie alle prime logge
nel cuore del Medioevo, dai contatti con i Templari al deismo razionalista inglese,
dall'illuminismo e la Rivoluzione Francese alla Rivoluzione Americana,
dall'idealismo tedesco al Risorgimento Italiano, dalle pagine culturali più importanti
al liberalismo e alla democrazia e alla lotta contro le chiese, le sette e le
credenze religiose. Anche i suoi esponenti più
illustri testimoniano l'assoluta eccellenza: George Washington e altri 16
presidenti degli Stati Uniti, Voltaire, Fichte, Schelling, Goethe, Mozart, Gandhi,
in Italia Cavour, Mazzini, Garibaldi, Pascoli, D'Annunzio, Carducci, De Pretis,
Amendola, Crispi.
«La Massoneria a Pisa» dello storico Sergio Piane e di Ippolito Spatafora (Università
di Pisa), edito da Bastogi, ha un duplice motivo di interesse. Da una parte insiste spesso sui contenuti
veritativi, noetici del percorso massonico, accento che qualche volta manca negli
studi degli storici di professione, dall'altro ha il merito, o la particolarità,
di investigare il vissuto localistico delle logge.
«Si è detto che tutti gli uomini cercano qualcosa di permanente, di duraturo,
qualcosa che si chiama verità, o come si preferisce reale, Essere Supremo, Dio.
Ma cos'è la verità? Noi leggiamo le scritture delle varie religioni, i testi sacri;
in essi è stato accuratamente descritto cosa fare e cosa non fare, come raggiungere
il fine ultimo, cos'è questo fine ultimo. Noi tutti sappiamo a memoria
tutto ciò e ne abbiamo fatto l'oggetto delle nostre ricerche; ovviamente
troveremo quello che cercheremo. Ma corrisponde alla realtà? Accetteremo ciò che un altro
dice sull'Essere? Non importa chi sia costui, se Cristo, Maometto o Buddha, perché
potrebbero essersi tutti sbagliati. Ognuno potrebbe dare una descrizione della verità,
ma non sarebbe mai uguale alla personale esperienza della verità degli altri. Per trovare
ciò che è vero, non dobbiamo mai accettare ciò che i libri, i maestri, le chiese o chiunque
altro possano dirci; né dobbiamo farci influenzare da tutto ciò. Se ci facciamo influenzare
da qualcuno, troveremo solamente ciò che questa persona vuol farci trovare; se ci rifacciamo
a opinioni autorevoli, allora smettiamo di pensare, ecco cessata ogni ricerca, ogni riflessione,
ogni indagine. Noberto Bobbio diceva: l'ispirazione fondamentale della cultura
laica "è quella della non chiusura in un sistema di idee e di principi definiti una volta
per sempre. Di chiesa, basta una sola"». Un uomo affettuoso e gentile non ha bandiera.
Questo senso di amore, cosmopolita, universale, inteso come essere sensibili a tutti gli aspetti
dell'esistenza, piena di contraddizioni ed opposti, vuol dire anche equilibrio che è frutto
di conflitto di diverse forze contrastanti; pertanto coltivare tale sensibilità è ricerca
di equilibrio. Mario Montorzi dice: "La chiave è senz'altro quella della ricerca; ricerca
di equilibrio (inteso in senso architettonico, come composizione di opposte forze), prima
ancora che di verità definita e compiuta. Equilibrio, che è frutto del conflitto di forze
opposte. Perché il conflitto garantisce un disequilibrio, che genera spinta
alla composizione e, quindi, soprattutto all'avanzamento. Tutti concetti relativi e non
assoluti: conflitto e non lotta, avanzamento e non progresso. Concetti laici, perché stanno
avanti al tempio, come introduzione al suo contenuto esoterico, prima che intervenga
una sistemazione autoritativa e religiosa a bloccarne la vitalità, congedandola in sistema".
Allora, dicono gli autori, se la ricerca di equilibrio conduce all'amore, che porta alla verità,
la ricerca di equilibrio è ricerca della verità. E il cuore della Massoneria e della
ricerca iniziatica è la passione per il "segreto".
Il testo prosegue poi descrivendo le attività delle logge pisane nel Risorgimento,
la visita di Giuseppe Garibaldi, all'epoca Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia,
a Pisa e le manifestazioni di lutto cittadino alla sua morte, le grandi manifestazioni
per Giordano Bruno e Galileo Galilei, la nascità della società pisana per la cremazione.
E ancora le biografie di Pietro Cercicagni, Paolo Mascagni, Filippo Mazzei,
Filippo Buonarroti, Giuseppe Valtancoli, Giuseppe Montarellli (con un saggio
del massone Francesco De Sanctis), David Levi, Apollonio Apolloni, Ettore Socci,
Achille Ballori, Angelo Battelli.
Nella foto Sergio Piane, al centro, tra lo scrivente e Vittorio Vanni, al Caffé
dell'Ussaro a Pisa.
Mauro Cascio
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