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Latina. Sogin, anche i circoli di An vanno contro il loro sindaco. «Con Pedrizzi e Zaccheo non riusciamo più a confrontarci. Ma diciamo di no»

I circoli di An Robert Brasillach, Il Punto, Nuova Alleanza, Lo Spiffero, Giovanni Gentile, Giovanni Cena, Gioventù Tricolore, Ethos, Coordinamento dicono no e si schierano con la sinistra al gran completo e con la Fiamma. «Del tutto contrariati per il modo in cui ormai da tempo, all’interno del partito vengono affrontati i temi caldi riguardanti il nostro territorio, dobbiamo per l’ennesima volta, nostro malgrado, stigmatizzare a mezzo stampa, vista l’impossibilità di confrontarsi nelle sedi di partito, il comportamento del Sindaco Zaccheo e del Commissario Pedrizzi questa volta sulla vicenda Sogin. Per quanto ci riguarda, vista l’onestà intellettuale e morale che ci ha sempre distinti, dopo essere stati gli unici in AN ad avere il coraggio di opporsi pubblicamente alla pazza idea di sventrare Piazza del Popolo per farci un parcheggio sotterraneo, così oggi intendiamo esprimere la nostra totale contrarietà ad una ulteriore servitù per il nostro territorio rappresentata dalla realizzazione di un deposito di scorie nucleari nel sito di B.go Sabotino. Noi come tanti altri circoli del capoluogo vorremmo inoltre sapere se il Sindaco riguardo alle scelte che si stanno adottando sulla realizzazione di un deposito di scorie nucleari nella centrale di B.go Sabotino e sul protocollo d’intesa tra lui e la Sogin, parla e decide a nome personale o a nome di Alleanza Nazionale. Infatti posto il fatto che per oltre tre anni è stata tenuta nascosta questa spinosa vicenda ai cittadini e ai colleghi di partito, cosa di cui è responsabile anche l’Assessore Galetto, è grave se il Sindaco parlasse a nome di AN, poiché all’interno del partito non è stato mai aperto un confronto su una decisione così importante per il territorio, che avrà serie conseguenze per il consenso verso il nostro partito. Essendo lecito esprimere posizioni differenti su temi che riguardano l’economia del nostro territorio e soprattutto la salute dei nostri cittadini, intendiamo con la nostra posizione rappresentare le centinaia di iscritti e i tanti cittadini che ogni giorno ci stanno mostrando tutta la loro contrarietà a questa scelta, tra l’altro molto discutibile per il metodo con cui si è sviluppata».

Mauro Cascio