Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Cultura

Latina. Zebre e pecore del circo mediatico. L'ultimo atto del processo-farsa mentre è quasi certo il siluro della Corte Europea

Oggi si consumerà l'ultimo atto del processo-farsa- Credo che ci siano letture interessanti a livello antropologico. Il processo-farsa ha dato la stura al solito giustizialismo di piazza, ma questa non è una grandissima novità; e ha (ri) fatto venire alla luce una certa voglia di mediocrità. Hegel ricorda che nell'antica Grecia venivano puniti i Sicofanti che con armi legali tentavano di macchiare le eccellenze e quanti tendessero a distinguersi dal generale piattume. Sempre Hegel, ma ancora di più Nietzsche, giungeranno addirittura a sostenere che gli individui storicamente straordinari, gli eroi non si dovessero nemmeno giudicare secondo le ordinarie categorie morali. C'è questo principio, sacro addirittura, per cui il giardino del calcio non è accessibile alla giustizia ordinaria. È l'Eden. E ci si può permettere di tutto: mettere su un processo senza prove, dove si discetta su intercettazioni (queste sì davvero scandalose, come se la privacy fosse non una conquista ma una rottura di coglioni), dove la presunzione di innocenza è un peccato umanistico, dove l'appello non è un diritto ma una formalità da sbrigare in quattro e quattr'otto. E non solo: ci si può permettere di fare un danno economico ad un campionato di serie A che interesserà molto meno, ci si può permettere di fare uno sfregio morale ad undici milioni di tifosi, ad incolpevoli sfigati che hanno investito in borsa; i sostenitori della giurisprudenza (sportiva per giunta) come scienza esatta non disdegnano infine di infliggere un danno di immagine al nostro spirito nazionale (come se non fossimo capaci di farci male da soli) e di fare scappare all'estero i campioni del mondo. Ne basta la metà per invocare un'amnistia. «La non assegnazione del titolo alla Juve per il 2005-2006 è un'ingiustizia mondiale - ha detto Chiappero, il legale di Giraudo - le pene inflitte dalla Caf sono tutte sbagliate». A sostegno delle ingiustizie inflitte alla Juventus per fare giustizia si è costituito giusto l'altro ieri un pool di giuristi, mentre pare in arrivo dalla Corte Europea un siluro contro tutto il circo: non si può per tutelare la correttezza delle competizioni infliggere un danno economico sproporzionato a società che sono sì sportive ma restano comunque aziende in concorrenza tra di loro. Sarebbe un lieto fine per il processo-farsa.

Mauro Cascio


PocketPC visualization by Panservice