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Latina. Export in rialzo in Provincia. La Seci e le nuove strategie guardano ormai all'estero. «I primi risultati stanno arrivando di già»

Esportazioni in aumento nella Provincia di Latina. E’ quanto si evince dalle statistiche relative all’anno 2005. Al contrario di ciò che caratterizza l’intero mercato del Lazio, che per il 3° anno consecutivo ha seguito un andamento peggiore di quello medio italiano, con trend negativi che segnalano un calo delle esportazioni attestato al 2,7 per cento, unica eccezione rappresenta la nostra provincia con un aumento rilevante dell’export che si aggira su cifre del 17 per cento, registrate soprattutto grazie agli incrementi nei settori della chimica-farmaceutica e dell’elettronica (Fonte: Banchitalia). Forte, dunque, il contributo di SECI Latina, quale società deputata dalla Camera di Commercio a tutti i processi di internazionalizzazione, a fronte dei successi ottenuti mettendo in opera oculate strategie mirate all’apertura di nuovi proficui sbocchi di mercato per le imprese pontine. Un impegno costante, premiato non solo dall’apprezzamento riscosso nelle numerose manifestazioni in cui SECI ha promosso la partecipazione delle aziende pontine, ma anche dai dati ufficiali relativi all’andamento economico della Provincia di Latina che oggi testimoniano l’efficacia dei piani di commercializzazione estera attuati. Se, dunque, il 2005 ha portato ottimi risultati, il 2006 promette di non essere da meno e in relazione a quanto previsto sin d’ora, si avvia sulla strada del successo in termini commerciali, puntando su nuovi mercati emergenti come la Cina e la Polonia, senza trascurare al contempo quelli ormai consolidati come l’aglo-americano. Proprio negli USA, infatti, è stata condotta l’ultima missione, promossa da SECI in collaborazione con la Provincia di Latina, per la partecipazione ad una delle più grandi manifestazioni internazionali del comparto agroalimentare: la 52^ edizione del SUMMER INTERNATIONAL FANCY FOOD & CONFECTION SHOW, tenutosi presso il Jacob K. Javits Center di New York dal 9 all’11 luglio scorso. Sette le aziende protagoniste del successo newyorkese che si sono fatte apprezzare per la genuinità dei loro prodotti in un mercato come quello americano in cui il cibo made in Italy diventa sinonimo di qualità. Su 300 mila metri quadri di area espositiva suddivisa in padiglioni più di 2000 espositori provenienti da tutto il mondo hanno presentato circa 160.000 specialità alimentari e bevande ad un pubblico di importatori, distributori e gestori di catene di supermercati, nonché operatori del mondo della ristorazione. I primi risultati, in termini di accordi commerciali raccolti in chiusura della fiera, hanno premiato la prelibatezza dei prodotti dell’Agrodolce Torronificio, che vanta leccornie come le scorzette di arancia candite ricoperte di cioccolato fondente, molto apprezzati anche i bianchetti sottaceto e il tonno sottolio prodotto artigianalmente con pescato proveniente dalle Isole Pontine dalla ditta Sapori del Mare. Fruttuosi contratti sono stati stretti anche dalla Paoil, il cui olio extravergine d’oliva ha destato l’interesse di una famosa catena di distribuzione americana, mentre per le conserve vegetali della Ortocori sono state avanzate svariate domande di esportazione in particolare da operatori commerciali giapponesi. Gli apprezzamenti non sono mancati anche alle produzioni di Pasta Paone, Verdeoro e Pietrapinta, aziende che in tale occasione hanno puntato ad allargare e consolidare i propri rapporti commerciali, ancora in fase di trattativa, con gli importatori americani. Risultati che, quindi, confermano le aspettative di crescita dei volumi di affari legati al commercio estero, gettando le basi per nuovi interessanti percorsi di internazionalizzazione dell’imprenditoria pontina.

Mauro Cascio


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