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Latina. Legge immigrazione, ma adesso non esageriamo in nome dell'accoglienza. Presentate le linee guida di utilizzo dei fondi regionali
È stata presentata a Latina dall'assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio, Alessandra Mandarelli, la proposta di legge regionale sull'immigrazione e le linee guida di utilizzo dei fondi socio assistenziali dell'assessorato. Si tratta dell'ultima tappa di un cammino che ha portato la discussione dei due provvedimenti regionali in tutte le province laziali. La riunione di oggi ha visto protagonisti i rappresentanti delle istituzioni locali della provincia di Latina attraverso un confronto proficuo con l'amministrazione regionale.
"Vogliamo siano provvedimenti condivisi – ha commentato l'assessore Mandarelli – e che siano il frutto di un dibattito con tutte le istituzioni sott'ordinate perché è fondamentale che la programmazione si faccia in maniera compiutamente partecipata frutto di un confronto aperto tra i diversi livelli istituzionali del territorio. In questo momento infatti si possono apportare contributi importanti nella definizione e delle linee guida e della legge sull'immigrazione. Continuiamo sulla strada della programmazione decentrata che intende valorizzare il ruolo e le titolarità delle autonomie locali in un sistema integrato di interventi e servizi, con l'obiettivo di realizzare un sistema di responsabilità condivise tra soggetti istituzionali e soggetti sociali".
Per quanto concerne la legge sull'immigrazione, il nuovo testo contiene importanti elementi di novità tra i quali: l'istituzione del Centro regionale contro la discriminazione e il razzismo che sarà il punto di riferimento dei cittadini stranieri nella regione; la programmazione triennale per dare la possibilità di pianificare strategicamente in materia anche grazie al contributo della Conferenza regionale sull'immigrazione che si riunirà ogni tre anni; piani di integrazione scolastica con offerte interculturali per dare la possibilità ai figli degli immigrati di conoscere la cultura italiana non perdendo il contatto con la cultura di provenienza.
Per quanto riguarda le linee guida di utilizzo del fondo socio assistenziale, invece, si prevede l o stanziamento per ogni annualità (2006 e 2007) sarà pari a circa 109 milioni di euro e comprenderà tutti gli interventi in campo di politica sociale. Il fatto che si strutturi biennalmente dà al testo più capacità di programmazione politico-strategica. "Abbiamo deciso di puntare molto – ha continuato l'assessore Mandarelli – sulla tutela dei minori soprattutto quelli a rischio. Crediamo che una società civile debba necessariamente puntare e occuparsi soprattutto di loro".
"Credo – ha concluso l'assessore Mandarelli – sia importante che i testi che usciranno da confronti sul territorio, come quello odierno di Latina, siano il frutto della cooperazione proficua tra diversi livelli istituzionali oltre che con le parti sociali che in merito sono state già interpellate. Oggi ci impegniamo a programmare in prospettiva. Abbiamo infatti ricavato un vantaggio da uno svantaggio oggettivo: il taglio del 50% del fondo sociale nazionale del 2005. Integrare il fondo con risorse regionali, ci ha permesso infatti di strutturare le linee guida attraverso uno stanziamento biennale".
Mauro Cascio
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