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Sabaudia. La lotta contro l'abusivismo è tardiva. Il comitato per la difesa delle coste: «Il Comune aveva un'ampia documentazione fotografica»
È sorprendente che solo in questi giorni il Comune di Sabaudia abbia tirato fuori le foto dall’alto del tratto di costa più vicino al promontorio Circeo in cui, nell’ultimo decennio, ha imperversato in modo incredibilmente aggressivo l’abusivismo edilizio. Così il Comitato per la Difesa delle Coste Pontine: «Proprio grazie alle immagini aeree disponibili ormai da tempo gratuitamente sul web e consultabili anche dai bambini, è possibile evidenziare, in questo ambito ristretto di costa marina e lacuale, ricadente in un Sito di Importanza Comunitaria, non soltanto ville e piscine abusive, ma anche i pontili nel lago, anch’essi ben visibili, aumentati di numero di anno in anno e finalmente sequestrati dall’Autorità giudiziaria, ristoranti ed enormi capannoni per il ricovero delle imbarcazioni; il tutto per migliaia di metri cubi di volume sulle rive lacustri, per non dire della demolizione illeggittima dell chiusa innocenziana del canale romano di Torre Paola, per la quale vi sono precise responsabilità degli enti pubblici competenti.
Da anni il Comune è in possesso di un’ ampia documentazione fotografica (riprese satellitari) mediante la quale il controllo del territorio è diventato molto più agevole, ma soltanto adesso, dopo le iniziative della Magistratura, starebbe meditando qualche iniziativa per fronteggiare l’illegalità, iniziative che però stentano a partire visto che è stranamente ferma una istanza di un costruttore edile che ha deciso di provvedere, a proprie spese, ad abbattere la propria villa per la quale è stata emessa, dopo il diniego alla sanatoria, ordinanza definitiva di demolizione.
Dalla stampa locale si è appreso inoltre che il Comune ha dato “incarichi a professionisti per la redazione di strumenti finalizzati alla fruizione del lago” e sembra sia in atto un tentativo per svincolare nei prossimi P.T.P. l’area in cui insistono le costruzioni abusive sulle rive del lago, presso la darsena di Scalfati, con la motivazione che si tratta di zona già edificata.
Quanto premesso il Comitato per la Difesa delle Coste Pontine, non nasconde la propria preoccupazione per operazioni che, legittimate da atti amministrativi, possano produrre altre devastazioni nella zona di che trattasi.
Pertanto sarebbe bene che il Comune di Sabaudia facesse conoscere con la dovuta trasparenza i programmi e gli obbiettivi che intende realizzare sul lago e sulle sue coste.
Ci conforta soltanto che, attualmente, in assenza di Piano per il Parco, ogni qualsiasi iniziativa non sostenibile non potrà che essere respinta.
Non vi è dubbio che occorre in tale fascia costiera una decisa e tempestiva azione per una bonifica radicale degli abusi e rigorosi interventi di salvaguardia da ulteriori iniziative illegali.
Contiamo sul rinnovo degli organi dell’Ente Parco del Circeo e sull’affidamento degli incarichi a persone responsabili e realmente motivate alla difesa ambientale affinché vi sia una vera svolta per la protezione di un patrimonio naturalistico ancora, nonostante tutto, di grandissimo pregio».
Andrea Apruzzese
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