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Latina. Iniziative private su suolo pubblico. Gianfranco Pannone: «Per l'iniziativa di moda in piazza, pare incredibile, si pagava un biglietto...»

Presentate due interrogazioni per conoscere quale sia la regolamentazione per l’utilizzazione di suolo pubblico. Si tratta di sapere se, quando vengono perseguiti scopi commerciali, economici e promozionali da parte di privati, i relativi costi siano richiesti ai promotori e non scaricati, indirettamente, sulla comunità. Scrive Giuseppe Pannone, consigliere de La Margherita: «Negli ultimi tempi si susseguono, soprattutto nel centro cittadino, una serie di manifestazioni per vivacizzare le piazze e le strade ed offrire ai cittadini svaghi e divertimenti serali. Tra queste iniziative, alcune hanno solo l’autorizzazione ed il consenso dell’Amministrazione Comunale, essendo organizzate da enti privati che con le stesse mirano a raggiungere i propri legittimi obiettivi commerciali. Il 16.7. si è svolta “Latina Moda Spettacolo”, una kermesse con la partecipazione di noti personaggi dello spettacolo e della moda, per la quale è stata preclusa al traffico parte di P.zza del Popolo per ben 4 giorni. La manifestazione è stata registrata da TV nazionali ed è inserita nel palinsesto della relativa programmazione, inoltre aveva diversi sponsor e per assistervi si pagava un biglietto di € 20,00. Il 2.8 è stata la volta di “Sky Tour 2006” un’iniziativa con animazione, musica e sponsor vari che si è svolta nella piazza municipale per l’intera giornata e che aveva lo scopo di promuovere la nota televisione satellitare privata. Si tratta, è chiaro, di iniziative utili e positive, che io stesso apprezzo perché consentono di avere diversivi nelle caldi notti estive del capoluogo. Tuttavia, mi chiedo (ed ho chiesto al Sindaco) se in questi casi, come in altri, nei quali prevale l’interesse commerciale ed economico di società private, sia stato richiesto e riscosso quanto dovuto per l’occupazione di suolo pubblico, se i costi che ne conseguono (ad esempio allacci vari, Siae, ordine pubblico, pulizia e ripristino dei luoghi) siano stati posti a carico dei promotori. Ciò che temo è che, come avviene per altri tipi di iniziative (ad esempio gestione degli spettacoli teatrali in struttura pubblica conferita a società privata nel teatro comunale), nessuno versi quanto dovuto per diritti, imposte e tributi e che, mentre l’Amministrazione si vanta per meriti non propri, di fatto i relativi costi siano scaricati in via indiretta sui cittadini anche per le minori entrate».

Mauro Cascio


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