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Formia. Ama, una storia senza fine. I Comunisti Italiani: «Questa giunta non può dirsi di sinistra perché non ha assolto al suo compito»

Come era prevedibile, la questione AMA non è ancora conclusa. Scrive Luigi Scipione dei Comunisti Italiani: «L'affidamento diretto effettuato dall'aministrazione comunale, ed oggi oggetto di ricorso presso il Tribunale Amministrativo del Lazio, ha palesato tutta l'incompetenza della stessa a gestire un settore, quello della nettezza urbana, che negli anni ha sempre egregiamente svolto la propria funzione, nonostante, è bene ribadirlo, l'incompetenza politica degli amministratori di turno. Se oggi si è addivenuti alla dismissione di questo settore è semplicemente perché si è deciso di farlo, sapendo che, una volta dismesso, sarà molto difficile ricostituirlo; una volta distrutto il patrimonio professionale acquisito negli anni e dismesso le pur poche attrezzature è chiaro che la ricostituzione del servizio pubblico sarà pressappoco impossibile per un comune come quello della città di Formia, motivo per cui molto propabilmente, le amministrazioni future saranno costrette a dare in appalto la raccolta dei rifiuti, il che significa aumento dei costi e zero garanzie di tutela ambientale. Di tutto questo l'attuale amministrazione è, sin d'ora, responsabile. Così come deve ritenersi responsabile quella "ala sinistra" che ha ritenuto che una Spa sia meglio di una cooperativa(!). Ma soprattutto, questa amministrazione non può dirsi di sinistra perché non ha assolto, e non assolve al proprio compito; quello di far funzionare i servizi gestiti dal pubblico, e non quello di vendere gli stessi all'offerente più gradito. Dell'incapacità amministrativa dell'attuale amministrazione Formiana i cittadini ne subiranno, così come le stanno già subendo, le conseguenze, si rilanciano progetti faraonici e non si provvede alla gestione del presente».
I Comunisti Italiani, sono stati sempre contrari alla esternalizzazione del servizio raccolta rifiuti e ritengono che questa amministrazione debba, anche in via di autotutela, revocare l'illegittimo affidamento e ricostituire, prima che sia troppo tardi, il servizio comunale di nettezza urbana.

Rita Bittarelli