Parvapolis >> Politica
Latina. Piano Regionale dei Rifiuti, il centrodestra preoccupato. «La sinistra sta dimostrando un atteggiamento molto sospetto sulla vicenda...»
«Apprendiamo con favore e condividiamo la richiesta del Sindaco di convocazione di un consiglio comunale straordinario monotematico sulla emergenza dei rifiuti, alla presenza del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, del Presidente della Provincia Armando Cusani e di tutti gli altri livelli istituzionali, tesa a fare finalmente chiarezza sul percorso da seguire per la risoluzione delle criticità della questione rifiuti». Così i partiti della Casa delle Libertà.
«Le dichiarazioni rilasciate in questi giorni dagli esponenti sia locali che regionali del centrosinistra, in merito alla questione suddetta sono francamente sorprendenti e destano forte preoccupazione sulla politica che la Regione Lazio intende seguire per rispondere a tale delicata problematica .
Preliminarmente, però, non può non rilevarsi il metodo, assolutamente irrispettoso dei diritti e del ruolo degli Enti locali, Comuni e Provincia, seguito dalla Regione nell’affrontare il problema. Infatti, non paga dell’assoluto silenzio tenuto in questi mesi di fronte all’aggravarsi della situazione, non contenta di non aver mai accettato le molteplici sollecitazioni al dialogo del Sindaco di Latina Zaccheo e del Presidente della Provincia Cusani, la Regione non ha trovato di meglio che far annunciare le presunte linee guida di un nuovo piano dei rifiuti dai consiglieri di maggioranza alla Pisana. Tale comportamento denota l’assoluta mancanza di considerazione verso gli Enti locali, primi rappresentanti del territorio, che, al contrario, dovevano essere coinvolti sin dall’origine e non, come solo annunciato, a posteriori. Infatti, nell’ambito di un sano e corretto rapporto istituzionale, scevro da qualunque pregiudizio, è evidente che anche le linee guida dovevano essere concordate con i Comuni e la Provincia. Prendiamo atto che la Regione ha, invece, ritenuto di comunicare le proprie intenzioni solo dopo il precipitare della situazione e con modalità, a mezzo stampa, quantomeno bizzarre sul piano istituzionale.
Nel merito, dalle delineate linee guida emerge un possibile piano veramente evanescente, privo di qualunque certezza sulla effettiva chiusura delle discariche e conseguente bonifica dei siti, senza una qualsivoglia garanzia per il territorio provinciale in generale e latinense in particolare. Da quanto affermato dai consiglieri Di Resta e Moscardelli, in verità, emerge con chiarezza inequivocabile una sola certezza: le discariche di Montello - Bainsizza non verranno chiuse né verranno bonificate. Anzi, molto peggio, nelle more della elaborazione del piano Marrazzo, le discariche dovranno essere ampliate. Certo, dice il centrosinistra, si tratterà di un ampliamento temporaneo. Intanto, però si amplieranno, con il rischio, per non dire la certezza, che il temporaneo divenga definitivo, poiché l’elaborazione e la realizzazione di un nuovo piano dei rifiuti porteranno via anni, ben oltre il 2010. Ma quale impresa impegna ingenti risorse per realizzare un invaso per discarica secondo le norme di legge, con alti costi solo per poter utilizzare un invaso per circa un anno e mezzo? È forse questa la fuga di Marrazzo di fronte alle sue responsabilità: arrivare al 2010, guarda caso data della fine del suo mandato. Alla faccia della tutela del territorio. Le novità di questo piano, con tanta enfasi sbandierate dal centrosinistra, saranno il perdurare della servitù delle discariche ed il loro ampliamento. Oltretutto le annunciate linee guida sostituiscono ad un piano dei rifiuti tendente, in linea con la normativa del Nuovo Codice Ambientale, a realizzare l’autosufficienza negli ambiti territoriali ottimali della gestione dei rifiuti, una nuova organizzazione che penalizza fortemente il territorio pontino. Per esempio, prefigura sicuramente l’aumento per i cittadini pontini del costo dello smaltimento dei rifiuti per portarli fuori provincia. Così come è perfettamente inutile richiamarsi alla necessità di incentivare la raccolta differenziata e poi stanziare somme assolutamente insufficienti come ha fatto la Regione. Insomma, questo annunciato piano Marrazzo più che a tendere alla risoluzione della problematica dei rifiuti sembra teso a favorire il perdurare della servitù delle discariche e a risolvere i problemi di gestione degli impianti di Colleferro e S. Vittore, con buona pace dei reali interessi e dei diritti delle popolazioni interessate dalla servitù e di tutti i cittadini pontini.
Dal progetto di autosufficienza comprensivo della chiusura delle discariche e di ritorno economico per i cittadini al progetto di mantenimento delle discariche e di aumento dei costi. Questa ipotesi di piano non risolve nessuna delle attuali criticità del sito della discarica, al contrario le aggrava.
Le aggrava sotto il profilo della tutela ambientale, poiché prefigura il mantenimento e l’ampliamento delle discariche.
Le aggrava sotto il profilo economico, poiché prevede un aumento per i cittadini del costo del trasporto dei rifiuti.
Le aggrava sotto il profilo della sicurezza stradale, perché le strade provinciali saranno percorse da innumerevoli Tir per scaricare i rifiuti nei siti di altre province.
Peraltro, l’imbarazzo degli esponenti del centrosinistra deve essere notevole se anche in quest’occasione gli stessi devono ricorrere, ancora una volta ad argomentazioni polemiche strumentali come quella del passaggio da tassa a tariffa, per tentare di sviare l’attenzione da un piano che prevede l’ampliamento delle discariche. Solo per inciso, sul punto è bene evidenziare che proprio grazie all’accorta politica degli aumenti graduali e alla creazione di un fondo sociale comunale il Comune di Latina ha potuto effettuare il passaggio da tassa a tariffa, previsto dalla legge, senza dar luogo ad improvvisi ed eccessivi aumenti come successo in tanti comuni d’Italia.
Ciò che sembra emergere è, purtroppo, ancora una volta, una volontà punitrice da parte della Regione nei confronti di una città e di una Provincia non allineate politicamente con la maggioranza che governa alla Pisana.
Il centrosinistra ha prima cancellato il progetto del corridoio tirrenico, sostituendolo con il nulla e condannando con ciò la nostra provincia a rimanere isolata con grave danno per lo sviluppo economico. Lo stesso centrosinistra, oggi, rischia di condannare il territorio di Latina e la provincia pontina a subire per sempre la servitù delle discariche e i cittadini, invece che essere risarciti, a pagare ancora di più per smaltire i rifiuti.
È evidente che questa ipotesi di piano di fatto riafferma la subalternità dei diritti delle popolazioni pontine agli interessi della provincia romana.
Al contrario, riaffermiamo con forza che qualunque decisione in materia deve essere concordata con i Comuni e la Provincia ma, soprattutto, deve rispondere unicamente alla tutela dei diritti e degli interessi delle popolazione.
Ci auguriamo che almeno questa volta, dopo essere tanto rimasto sordo agli appelli del Sindaco e del Presidente della Provincia, Marrazzo non si sottragga al confronto richiesto ed ottenuto, finalmente, da Zaccheo e da Cusani».
Andrea Apruzzese
|