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Latina. Piano Regionale dei Rifiuti, la sinistra nella bufera. Moscardelli e Di Resta: «Lo scontro con la Regione sta diventando un'ossessione»

«I punti salienti delle linee guida del nuovo Piano rifiuti dovrebbero vedere il Sindaco di Latina e il Presidente della provincia positivamente interessati all’indirizzo voluto dal Presidente Marrazzo». Scrivono i consiglieri regionali Claudio Moscardelli (Margherita) e Domenico Di Resta (Democratici di Sinistra): «Il Presidente Marrazzo è attento ai problemi del nostro territorio, decidendo di volerlo preservare dal termovalorizzatore, oltre ad aver già dimostrato più volte di voler sostenere un reale sviluppo per l a provincia pontina, a partire dalla priorità della Roma-Latina-Cisterna-Valmontone in tema di viabilità, ai 100 milioni di euro stanziati per il nuovo ospedale del Golfo, nonostante il drammatico deficit sanitario e la crisi di legalità vissuta con la Giunta Storace, all’Aeroporto di Latina individuato come terzo aeroporto di Roma e del Lazio dopo Fiumicino e Ciampino. Dopo cinq ue anni di filiera di governo comunale, provinciale, regionale e nazionale del centrodestra che nulla ha portato a Latina, le colpe di Marrazzo sono quelle di voler realizzare obiettivi che sono stati regolarmente falliti dal centrodestra nei 15 anni di governo locale. Secondo Cusani, su cui Zaccheo si è autolesionisticamente schiacciato, dobbiamo realizzare il termovalorizzatore nell’area Borgo Montello – Bainsizza. Marrazzo ha detto di voler cambiare la filosofia del piano rifiuti approvato dal centrodestra; di voler basare le sue scelte su un’attenta valutazione fino al 2005 dei dati sulla produzione dei rifiuti; di voler comunque predisporre ed attuare un piano di gestione di rifiuti anche che preveda la chiusura del ciclo con l’tilizzazione di impianti per la valorizzazione e produzione di energia, nella misura strettamente necessaria; di ritenere sovrastimata l’esigenza di sette termovalorizzatori prevista dal centrodestra; di voler tenere la provincia di Latina indenne da nuov i impianti di termovalorizzazione a fronte della scelta di potenziare Colleferro in provincia di Roma e San Vittore in provincia di Frosinone; di voler confrontare il Piano con le province e gli enti locali, prevedendo non solo la conferenza programmatica di settembre, ma anche la costituzione di una cabina di regia con province e comuni capoluogo per la verifica del funzionamento del piano. A fronte di queste scelte, radicalmente differenti dal centrodestra che, peraltro, impose senza confronto il piano del 2003, non sappiano a che cosa Cusani si riferisca nelle sue ridicole e grottesche prese di posizione contro la Regione, invece di ringraziarla per l’assenza di nuove servitù. Secondo il nuovo piano della Regione Lazio la discarica di Borgo Bainsizza- Montello andrà ad esaurirsi non essendo più previsto nessun impianto connesso ai rifiuti nell’area che per tanti anni ha sopportato la servitù della discarica. La strategia della Reg ione Lazio ha messo in crisi la loro politica in tema di rifiuti basata sul fallimento voluto della raccolta differenziata e sull’impianto di termovalorizzazione a tutti i costi. Secondo il Piano della Regione si dovrà fare una raccolta differenziata spinta, possibile come già dimostrato da comuni della nostra provincia amministrati dal centrosinistra che in pochi mesi hanno superato il 50%; si faranno due impianti, in area industriale e comunque diversa da quella dove sono ubicate le attuali discariche, di ulteriore selezione e trattamento dei rifiuti e di produzione di CDR, il combustibile per i termovalorizzatori di Colleferro e San Vittore. Ciò comporterà la progressiva riduzione del conferimento in discarica fino all’azzeramento in pochi anni. I costi sono assolutamente contenuti rispetto a quanto si sarebbe dovuto far fronte con la tariffa a carico dei cittadini per la costruzione del nuovo impianto di termovalorizzazione, tenendo presente che tutto il sud della provincia non avrebbe avuto comunque interesse al trasporto del CDR fino a borgo Bainsizza- Montello, essendo San Vittore più vicino. Zaccheo ci spieghi piuttosto che fine hanno fatto le risorse destinate per legge al ristoro delle popolazioni gravate dalla servitù. Demagogica, contraddittoria e ipocrita è l’ordinanza di Zaccheo, che maldestramente si improvvisa difensore dell’ambiente dopo quattro anni di immobilismo e di supina adesione alle scellerate imposizioni di Cusani. Se vuole, in alternativa al piano Marrazzo che prevede la chiusura dell’attuale discarica, individui un nuovo sito alternativo per la discarica attuale. Il Presidente Cusani, nelle sue ridicole ed arroganti esternazioni, non può essere neppure giustificato con il caldo di agosto, in quanto lo scontro istituzionale con la Regione è divenuto un’ossessione, al limite della paranoia. Per il termovalorizzatore, in realtà c’è un cost ante interesse che nulla ha a che fare con quello della nostra comunità».

Andrea Apruzzese


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