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Latina. Io sto con Israele. Marco Pannella (RnP): «L'avamposto democratico in Medio Oriente deve entrare a far parte dell'Unione Europea»
Nei prossimi 100 giorni partirà il "Primo Satyagraha mondiale per la pace". E sottolineo,
con il valore aggiunto della malizia, il termine "pace", perché è l'ora di riappropriarci di
questo termine che per almeno un secolo è stato sequestrato e distrutto dal pacifismo.
E aggiungo: Satyagraha "per la vita del diritto ed il diritto alla vita". Tutto ciò è
nato dalla comprensione del fatto che dopo 25 anni di azione di ogni tipo, pubblica
ed anche sui media israeliani, la nostra battaglia per Israele nell'Unione Europea non
è stata vinta e tutti ne paghiamo ora le conseguenze. L'Europa dunque è stata
certamente causa diretta di questa situazione come, assieme a Kissinger e a parte
della politica americana, fu causa diretta della crisi jugoslava. La stessa ONU
è sempre più somigliante a quella che fu la Società delle Nazioni.
Il primo obiettivo per salvare la pace nel mondo è quello di salvare lo 0,2% del
territorio medio-orientale e lo 0,5% della popolazione medio-orientale. Se si
vuole impedire quello che il complesso sistema terroristico persegue, ed in questo
qualche convergenza con l'Iran si può trovare, bisogna mettere in discussione l'ordine
o il disordine mondiale. Primo obiettivo è quello di tornare a ragionare».
E Capezzone, che oggi farà una conferenza stampa:
«Il ministro D'Alema aveva aperto questa fase politica usando l'espressione "equivicinanza"
(e già appariva assai discutibile definirsi equivicini o equidistanti tra la democrazia
israeliana da una parte e le organizzazioni terroristiche che avevano aperto il conflitto
dall'altra).
Ora, sembra proprio che di quell'"equivicinanza" sia rimasta solo la "vicinanza"
(ad Hezbollah).
Per questo, mi paiono giustificate le critiche e le perplessità che vengono dalla Comunità
ebraica».
Mauro Cascio
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