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Latina. Piazzale Locatelli, è merito di tutti. Mauro Visari: «C'è una corsa a spacciarsi per il promotore dell'iniziativa. Patetica, direi...»
«Da diverse settimane i cittadini della Q4/Q5 sono afflitti da un serrato susseguirsi di comunicati stampa e volantini in cassetta con la rivendicazione della paternità del parco di piazzale locatelli. Una vera e propria guerra tra AN e FI per chi riesce ad accreditarsi presso l?elettorato come l'?inventore, il promotore e realizzatore dell'iniziativa». Scrive Mauro Visari dei DS: «Desidero dare anche io un contributo in questo senso ed affermare che pur non sapendo chi ne sia l'?ideatore posso assicurare che l?'idea non è la mia. Anzi, aggiungo che non ci avevo neppure pensato!
Scherzi a parte.
Francamente sono stanco di questo modo clientelare di fare politica, dove tutto diventa favore o concessione e pure il diritto ad una degna qualità della vita è subordinato all?appartenenza politica.
Trovo offensivo che si faccia una guerra di paternità in quella zona dove i servizi non ci sono e non ci sono mai stati, dove vengono promessi ogni giorno e mai realizzati, dove le poche cose che vengono realizzate sono lasciate a se stesse o abbandonate, dove diventa impossibile perfino occuparsi dell?'ordinaria amministrazione. Mentre i colleghi di centrodestra si rivendono quel parco, infatti, nessuno si è accorto che l?'Oasi verde sta diventando sempre meno verde e sempre più oasi, infatti le piante e le essenze stanno seccando senza scampo fiaccate dall?'incuria. Mentre si decanta il nascente parco di piazzale Locatelli nessuno riesce a dare una risposta soddisfacente ad un problema banale che riguarda lo stesso piazzale, ovvero la presenza di quasi 20 cassonetti tutti concentrati in quell?'area e che condannano la zona all'?incuria, all'?abbandono e alla sporcizia. Eppure basterebbe poco, sarebbe sufficiente studiare una diversa collocazione di alcuni di essi nelle strade limitrofe. Ma un comune distratto e inefficiente è troppo pigro per cercare soluzioni, preferisce inseguire il consenso facile, fatto di contrattazione individuale e favore. Così, ciò che era un diritto diventa una cortesia, ciò che era normale diventa straordinario e ciò che era giusto diventa opinabile. Mi piacerebbe, piuttosto, chiedere di chi sia la paternità per il parco di via Cimarosa, inaugurato già 2 volte in pompa magna con tanto di frecce tricolore e ancora da costruire.
Chiediamo che il Comune predisponga un piano straordinario di interventi di manutenzione nei quartieri Q4/Q5, senza dimenticare la priorità in tema di servizi: la creazione dell'Ufficio Postale».
Mauro Cascio
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