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Latina. Criminalità, sinistra impreparata ed allarmistica. Alessandro Calvi (Forza Italia): «Moscardelli non conosce affatto gli scenari»
Il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro Calvi, con una lunga esperienza istituzionale consolidata in un delicato settore della sicurezza, replica con fermezza alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale Claudio Moscardelli con riguardo al problema della criminalità nella città di Latina.
«Le parole di Moscardelli - osserva Calvi - sono il frutto di un’analisi del tutto superficiale e mostrano a pieno quanto il consigliere regionale sia poco informato e distante dalla realtà pontina. Per l’ennesima volta registriamo un’esternazione volutamente allarmistica ed offensiva nei riguardi delle forze dell’ordine. Per valutare la concreta efficacia dell’operato degli organismi investigativi sul territorio pontino, occorre avere un quadro completo della scenario della sicurezza locale e nazionale che manca, evidentemente, all’esponente della Margherita».
«Su queste basi - prosegue Calvi - non si può certo sostenere che Latina sia “una città in mano alla delinquenza”. Certe affermazioni sono intollerabili soprattutto se provengono da un importante esponente del Consiglio comunale e del Consiglio Regionale. La professionalità delle forze dell’ordine non può essere messa in discussione in maniera tanto grossolana ed irresponsabile. Occorre, anzi, sottolineare l’estrema dedizione con cui, nonostante le enormi carenze di mezzi e di risorse, sono state portate a termine nella nostra provincia rilevanti operazioni di polizia. Non si può utilizzare il tema della lotta alla criminalità come argomento di propaganda politica. Bisogna, al contrario, creare una sinergia costruttiva fra gli Enti Locali e le autorità di pubblica sicurezza affinché, senza alcuna distinzione politica, possa essere innalzato un fronte comune contro la delinquenza e non già un muro divisorio all’interno delle Istituzioni. Mi sembra doveroso, in questo contesto, ribadire piena fiducia e solidarietà ai vertici delle forze dell’ordine sottoposte ad un attacco del tutto inaccettabile».
Andrea Apruzzese
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