Parvapolis >> Economia
Latina. Qui Il Territorio. Crisi del turismo a Ponza. Stanno per scomparire gli affitti di case private. Il sistema economico è in tilt...
Tempo di bilanci nel settore turistico. Ponza si presenta piena di contraddizioni alla fine di un agosto poco clemente dal punto di vista atmosferico. I ponzesi, sia i semplici cittadini che gli imprenditori, sia le aziende private che le associazioni di categoria, si lamentano e vivono la realtà economica nella più profonda depressione. Gli operatori turistici e i commercianti, in questi mesi segnalano un trend negativo: le prenotazioni e le presenze turistiche sono in calo e l’economia turistica dell’isola è in ribasso. Ora si hanno i primi risultati negativi che riguardano tutta l’isola. Un’agenzia che opera su tutta l’isola di Ponza comunica un calo delle presenze di turisti del 25 % per il 2006. La maggior parte delle attività commerciali, con alcune eccezioni, dichiarano un calo oscillante dal 20 al 30 % degli incassi. Va meglio per le poche attività direttamente legate all’ambiente naturale. Stanno avendo maggiore sviluppo le escursioni quali kayak da mare, mountain bike, passeggiate a piedi, corsa. Aumentano i passeggeri in volo per Ponza sino al 30 % soprattutto per le innovative linee con l’elicottero in partenza da Roma Ponte Galeria. A parte taluni segnali positivi, tutta Ponza soffre per i risultati negativi della propria economia turistica. Inoltre la situazione è difficile e complessa anche in altri settori. La produzione agricola è solo a livello familiare, l’attività delle barche da pesca attraversa una crisi profonda, mentre la situazione dell’agriturismo (Frontone) permane al livello dell’anno passato,non decolla il turismo legato alla pesca (pescaturismo) come in altre località dove si registra un boom.
E’ bene non farsi prendere dagli allarmismi talvolta diffusi con la spinta dell’amarezza e della disillusione, ma è necessario prendere coscienza della situazione per poter reagire nel modo più corretto, con serenità, con impegno professionale e con uno spirito di coesione. Poco, o quasi niente, è stato fatto, per migliorare la situazione a Ponza.
Le iniziative positive sono limitate e spesso disarticolate. Si opera ancora con singoli interventi contingenti e c’è una assoluta mancanza di progettualità. Un incontro avvenuto a maggio per dibattere sulla centrale elettrica, organizzato da Tommaso Tartaglione, presidente dei commercianti nella sala riunioni del Museo, ha evidenziato, in un’atmosfera inizialmente positiva, tutta la precarietà di iniziative in concertazione e soprattutto l’incapacità di sapersi organizzare con una forte reazione propositiva. Non si sono visti forti segnali per la definizione di iniziative organiche strategiche ed operative come pure continua a manifestarsi in parecchi operatori turistici una mancanza di assunzione di responsabilità. La progettualità per il turismo deve passare inizialmente attraverso una appropriata ricerca e analisi di mercato che porti a definire il modello di sviluppo turistico con le strategie e gli strumenti necessari, per realizzare poi i passi successivi:
-impegni pubblicitari e promozionali su nuovi mercati (aree di settore e territori),
-iniziative per facilitare i viaggi per e da Ponza
-impegno per migliorare l’ambiente, le strutture e le infrastrutture come pure i servizi,
-iniziative di fidelity per la clientela.
Il tutto permeato dal più profondo senso di qualificata accoglienza e ospitalità. A questo punto cosa fare, o meglio, cosa si può fare? Non rimane altro che prendere atto della situazione e proseguire in piena coscienza su due linee parallele, operando contemporaneamente sulle diverse attività con obiettivi diversificati. Innanzitutto bisogna intervenire con la massima urgenza e con forte impegno, sia a livello pubblico che privato, per gli interventi di “tamponamento” possibili e di estrema necessità, consapevoli di ottenere talvolta risultati insoddisfacenti soprattutto per l’insufficienza di risorse e mancanza di tempo. In parallelo è necessario operare in modo strategico per il miglioramento dello scenario futuro, per una inversione di tendenza del flusso turistico ed il raggiungimento di migliori risultati economici. Sono necessarie le migliori capacità assieme alle risorse, impegnate sulla base di programmi integrati e modulari, per poter superare l’attuale momento fortemente critico e mettere in atto una linea di tendenza in crescita.
Paolo Iannuccelli
|