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Latina. Zps. Sembra il nome di un dentifricio, ma sono le nuove regole contro la caccia. Che manco a dirlo ai Verdi piacciono molto...

«Molto si sta discutendo sulla nuova delimitazione dello zone a protezione speciale nella nostra provincia con evidente opposizione a quanto deliberato dalla giunta regionale del Lazio da parte di molti esponenti del centro destra del nostro territorio nonchè da parte della giunta alla provincia di Latina». Sono le parole di Fabrizio Vitali dei Verdi. «Oltre che rimediare a quanto in 5 anni di governo regionale non aveva fatto la giunta Storace e alla mancanza del piano di coordinamento territoriale da parte della Provincia di Latina, la regione ha evitato che fossimo costretti a pagare forti penalità alla comunità europea che si sarebbero estrinsecate in mancanza di trasferimento di risorse. La trasformazione in zone a protezione speciale di vaste zone dei Lepini, Ausoni, Aurunci, e del Lago di Fondi procura un subitaneo vantaggio nella tutela di un patrimonio che non è di pochi e di singoli gruppi di pressione ma che è di tutti, ha evitato eventuali speculazioni edilizie in special modo sulle rive del lago di Fondi, ha evitato le sanzioni comunitarie di cui si è detto sopra, ma soprattutto permette agli amministratori locali di avviare una nuova politica di sviluppo del territorio da affiancare a quelle già esistenti. Con la prossima apertura della caccia ai primi di Settembre non sarà dunque possibile svolgere l’attività venatoria in quelle zone che, oltre che pubblicate sul sito internet dell’assessorato all’agricoltura della regione Lazio tenuto dalla signora Daniela Valentini sono visionabili con link evidente in prima pagina sui nostri siti di riferimento www.vivilatina.it e www.fabriziovitali.it , insieme alla delibera di giunta regionale 651/2006 che le ha definite. Nella diversità di opinione sulla sostenibilità etica della caccia, siamo convinti che i veri amanti della natura, compreso i cacciatori, sapranno rispettare le nuove delimitazioni dettate dalla regione Lazio per il bene del comune territorio e per una sua nuova e positiva valorizzazione».

Andrea Apruzzese


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