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Latina. Sinistra al bivio. Daniele Capezzone: «Non bisogna cedere alle tentazioni sindacali per non perdere il treno del liberalismo»
«Mi auguro che Prodi non commetta lo stesso errore che fece D'Alema, nella seconda metà
degli anni '90, con Cofferati. Cedendo a Cofferati e al suo massimalismo, D'Alema rinunciò
alla prospettiva di un grande cambiamento in senso liberale e riformatore della sinistra
italiana. Guai a ripetere ora quella retromarcia, e, in ultima analisi, quell'autogol.
Il centrosinistra è chiamato a scegliere tra una prospettiva riformatrice e il massimalismo
conservatore delle sue componenti più estreme». È quanto ha dichiarato Daniele Capezzone
dei Radicali Italiani.
«Occorre dire con chiarezza che né Epifani né le forze della sinistra comunista possono
avere il timone della politica economica. Sarebbe un errore esiziale.
Invece, è proprio ora che dobbiamo fare le riforme strutturali. Se non si fanno nella
prima finanziaria della legislatura, le grandi riforme non si fanno più. E a maggior
ragione vanno tentate quando la congiuntura è positiva».
Elisabetta Rizzo
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