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Fondi. Quel Parco sul ramo del lago. Il sindaco s'infiamma contro Bruno Fiore dei Ds: «Al confronto politico si replica col pettegolezzo»
A questo punto, afferma il Sindaco di Fondi Luigi Parisella , credo che debba essere proprio l’elettorato diessino di Fondi a preoccuparsi di avere come segretario cittadino il sig. Bruno Fiore, avvezzo elusivamente al ricorso alla personalizzazione più bieca, incapace di sostenere un confronto mirato ad individuare le cause generatrici di un evento, le motivazioni di fondo che caratterizzano una fase amministrativa.
Nella mia replica ad una precedente uscita a mezzo stampa del Fiore circa l’istituzione da parte della Regione del Parco Naturale del Lago di Fondi, ho fatto specifico riferimento a norme di legge regionale( la legge 394/91 e la legge 29/97 sulle aree naturali protette;) macroscopicamente violate dal Presidente Marrazzo, così mutilando ogni forma di concertazione e di partecipazione con gli altri Enti Istituzionali: su tali rilievi, più volte contestati da più parti, il Fiore, al pari degli altri amministratori regionali, non ha mai risposto e continua a non rispondere.
Privo di ogni ragionevole argomentazione, il segretario diessino si infila in una polemica sterile sull’abusivismo edilizio a Fondi, incapace di discernere le cause socio-economiche, la natura del complesso fenomeno, l’evoluzione degli strumenti urbanistici e la stessa stratificata normativa urbanistica, gli aspetti strutturali e contingenti.
Ad un’analisi organica e quanto più obiettiva del fenomeno attraverso un confronto pubblico dal sottoscritto sollecitato ed evidenziato positivamente anche dagli organi di stampa, non per trovare il colpevole e additare singole responsabilità, quanto per rimuovere la cause generatrici e prospettare un indirizzo in grado di tutelare e avviare uno sviluppo urbanistico moderno e sostenibile, il Fiore preferisce inidividuare e colpevolizzare questo o quell’amministratore, naturalmente non della sua parte politica, categorie professionali, attraverso una serie di ingiustificate accuse personali, attinte dal logoro repertorio concettuale e linguistico condannato dalla storia.
Coerente con tale indirizzo, sulle scelte di programmazione strategica in tema urbanistico, l’amministrazione comunale ha inteso avviare già nelle fasi preliminari un coinvolgimento pubblico diretto delle forze politiche, sociali ed economiche, delle categorie professionali, dell’intera cittadinanza sul progetto di sviluppo della Marina di Fondi e sulle Linee di indirizzo della variante generale al Piano Regolatore Generale.
In ciò si misura la valenza democratica e partecipativa dell’amministrazione comunale. Altro che veline e bollettini parrocchiali, come incautamente dichiara il Fiore, cosi mortificando e umiliando altresì un servizio di comunicazione istituzionale, trasparente con tutti, volto con serietà e professionalità ad una imparziale divulgazione dell’attività amministrativa.
Auspicare e ribadire una pacata riflessione ed una saggia apertura di dialogo e confronto, scevra da particolarismi e pettegolezzi, da logiche pretestuose e ideologiche, è cosa opportuna e doverosa per l’amministrazione comunale, per tutti coloro che hanno sinceramente a cuore le sorti della nostra città.
Mi pare improbabile, tuttavia, che ciò possa avvenire con personaggi come l’attuale segretario diessino di Fondi.
Elisabetta Rizzo
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