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Latina. Lettera aperta a Mauro Cascio. Antonio Pennacchi: «Per te sulla criminalità Moscardelli è caduto dal seggiolone. Quando invece...»
Essendo una persona seria, non dovrebbero essere affare mio le questioni di politica locale latinese. Lo sono però – almeno per motivi professionali – quelle della mistificazione e della distorsione del reale. Ti chiedo pertanto se non ritenga anche tu leggermente mistificatorio titolare regolarmente “la gaffe della sinistra” – o “la sinistra l’ha sparata grossa” – ben quattro articoli nel giro di pochissimi giorni, sulle questioni della criminalità e dell’ordine. Sembrerebbe quasi che tu abbia deciso ab initio, per divina ed esoterica rivelazione, che Moscardelli è caduto dal seggiolone, che qui è tutto tranquillissimo “madama la marchesa”, e che i toni delle risposte di Di Giorgi, Zaccheo e tale Calvi non siano, quelli sì, da “programma di contrasto al bullismo”.
Io non so se scippi e furti di motorino siano inferiori o meno ad Asti o a Alessandria, e non so nemmeno se è tutta colpa dell’indulto – colpa, però, che eventualmente dovreste dare anche al Papa, non solo a Moscardelli – però l’indulto è arrivato solo adesso, mentre invece chiedo a te e ai colleghi della stampa se non risulti da tempo anche a voi, come sembra risultare agli istituti di ricerca e alla stampa nazionale tra cui LiMes, se il territorio pontino, con particolare riferimento al comune di Latina, non sia zona a forte infiltrazione camorristica, in specie clan dei casalesi, che la userebbe come lavanderia e riciclaggio del denaro cosiddetto sporco.
Ti chiedo inoltre se ti risulti ancora che il mercato degli immobili, a Latina, raggiunga cifre da capogiro rispetto ad altri capoluoghi del Lazio, quali Viterbo e Frosinone che pure, in particolare Frosinone, hanno pil e vitalità economico-imprenditoriali superiori alle nostre (vedi pure il calcio). Per una coppia giovane, a Latina, è quasi impossibile comprare un appartamento, eppure si continuano a costruire – e quindi a vendere – a rotta di collo, anche se poi, quando si passa di sera per i nuovi quartieri, si vede questo stuolo di case sfitte e buie in cui non abita nessuno. Ma chi li compra caro Cascio, e a quei prezzi, tutti questi appartamenti? Non è che per caso i due fenomeni siano in qualche modo fortunosamente collegati? Rispondi a questo, prima di decidere per decreto massonico che Claudio Moscardelli è caduto da piccolo e che a Latina “non c’è problema”.
Io non so infine se la pianta organica dei vigili urbani e delle forze dell’ordine sia adeguata o meno alla bisogna. Abitando però a Borgo Podgora, io quello che so è che a Borgo Podgora un vigile urbano non ce l’ho mai visto in vita mia, né di giorno e né di notte: forse staranno tutti in piazza a Latina, a controllare che nessuno occupi i parcheggi riservati ai consiglieri comunali e/o provinciali. L’altra cosa che so, purtroppo, è che poco più d’un anno fa è scoppiata una bomba dentro la caserma dove ha sede il comando gruppo dei carabinieri e è morta una persona ma, dopo più d’un anno, nessuno ci ha saputo spiegare che cosa è successo, come ci è arrivata quella bomba e che cosa ci stessero facendo. Ciò nonostante, il comandante del gruppo non è che sia stato rimosso, se ne è andato per normale e routinario avvicendamento. Non era successo niente? Le forze dell’ordine – e i vigili urbani – sono adeguate alla situazione? Va bene così: il matto è Moscardelli. E tu, Di Giorgi, Zaccheo e quel tale Calvi siete Cappuccetto Rosso.
P.S. – Saresti in grado tu, o qualche altro collega della stampa, di spiegarmi com’è che a Latina c’è un vortice di negozi e attività commerciali che all’improvviso chiudono, e i vecchi esercenti vendono a prezzi che non si sarebbero mai sognati, e si ritirano tutti contenti passando la mano a nuovi proprietari-gestori, tutti compitissimi e gentilissimi, ma tutti stranamente provenienti dall’hinterland campano? Mi spieghi, poi, come fanno a sopravvivere tutte quelle jeanserie, e non solo sul corso, che io non ci vedo mai un cane dentro? E tutti questi caravan, macchinoni, Bmw, fuoristrada, Mercedes, che intasano continuamente la città con ragazzotti di vent’anni al volante, che non c’è una fabbrica in giro e un posto di lavoro a pagarlo oro? Ma da dove escono tutti questi soldi? Spiegamelo tu se sei capace – o Di Giorgi, Zaccheo e quel tale Calvi – altro che il seggiolone di Moscardelli.
Antonio Pennacchi
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