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Latina. Calcio e sport, dopo le umiliazioni di Moggi al processo-farsa. Giorgio De Marchis: «Il Sindaco Zaccheo adesso merita la maglia nera»

«Il Latina Calcio è finito in Terza Categoria. L’8 settembre resterà per il Sindaco Zaccheo una data infausta». Scrive Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei DS: «Non rimane che aspettare il Tar, anche se le speranze sono ridotte al lumicino. In città si respira un’atmosfera strana, c’è una sorta di rassegnazione generale, una città che non trova neanche la forza, e forse il coraggio, di ribellarsi, di gridare tutto il suo disappunto per un fatto grave. In altre parti del Paese, sarebbero scesi in Piazza, avrebbero organizzato dei sit-in, qui da noi niente, il nulla assoluto. Fa pensare il silenzio delle istituzioni, il mutismo del Sindaco pronto sempre ad intervenire su tutto. Eppure in questi anni il Sindaco, alcuni Assessori ed i Consiglieri del centro destra si sono esercitati nell’arte della retorica, parlando del legame indissolubile tra la città e la sua squadra di calcio, attribuendo a quelle frasi un chiaro significato ideologico fuori luogo. Ma quando si è dovuti passare dalla retorica al pragmatismo allora il contributo di Zaccheo e soci è venuto meno, per meglio dire, non è mai esistito. Abbiamo assistito ai goffi tentativi di salvare il Latina calcio mediante fantomatiche “cordate” imprenditoriali che rispondevano più alle logiche della politica e del consenso che a quelle del calcio. La politica aveva un compito chiaro. Dinanzi alla debolezza della classe imprenditoriale locale, avrebbe dovuto trovare le soluzioni più appropriate, coinvolgendo anche elementi esterni al territorio. Ma per fare questo c’era bisogno di una classe dirigente autorevole, che Latina non ha. In questi mesi si è badato molto a parlare e promettere, per finire con il perdere di vista l’elemento principale, il vero punto critico, ovvero la salvezza del Latina Calcio. I sintomi del fallimento erano chiari da tempo, era necessario un intervento delle istituzioni per garantire la salvezza della società, un intervento autonomo e non dettato dalla logica della politica, ma agli interessi dello sport si è preferito anteporre gli interessi di partito, ed ecco i risultati. In altre occasioni e per altre discipline sportive Zaccheo si è fatto trovare sempre pronto ad indossare la maglia numero 1, oggi dovrà accettare di indossare la maglia nera, quella che tocca all’ultimo in classifica, perché a Latina siamo finti in fondo alla classifica».

Rita Bittarelli