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Latina. Qui Il Territorio. Personaggi in cerca d'autore: Michele Forte. Lidano Grassucci: «Ha rotto tutto quello che c'era da rompere...»
Michele Forte si muove, difende l'indifendibile: la giunta Santangelo (nella nuova versione è anche politicamente impresentabile, nella prima semplicemente inutile). Ma è uomo in cerca d'autore, nel senso che oggi sui distinguo del suo partito sospeso tra centrodestra e centrosinistra lui ci sta come un pesce nell'acqua. Obiettivo di Forte? Candidarsi a Formia, come sindaco. A lui manca il ritorno a primo cittadino di Formia come uno scudetto vinto sul campo all'Inter.
Con la sinistra o con la destra fa poca differenza, lui punto alla “reconquista” (non è caruccio come la regina Isabella di Castiglia ma...) di Formia sua. Il sogno di Formia, comune di Maranola, è il suo sogno. Ora l'Udc si muove come un cavallo imbizzarrito, Casini e gli altri ex Dc hanno una antica allergia dell'opposizione e poca gratitudine. Forte si muove di conseguenza: ad Aprilia autorizza l'”omicidio” della casa della libertà, fa muovere suoi rifiuti il figliolo Aldo (consigliere regionale) come un elefante in un negozio di cristalli a dispetto di Cusani e Zaccheo. Non tollera il nostro, Forte padre, la discussione e ha creato il partito del silenzio dove tutti sono liberi di fare quello che lui vuole. Avendo un partito di assessori, o aspiranti assessori, il gioco è fatto e nessuno osa aprire un confronto. La sinistra ora gli deve qualcosa, la nomina di un vicesindaco della Margherita ad Aprilia equivale ad una bomba di antibiotici sul corpo asalito da febbre da cavallo della sinistra pontina.
Il senatore gioca ora il tutto per tutto: ha distrutto la casa della libertà a Formia, dividendosi da Forza Italia ha consentito a Bartolomeo di vincere; ha ostacolato in tutti i modi la scelta di Cusani a presidente della provincia: ha imposto a Cusani di essere il candidato unico di Maranola alle provinciali; ha voluto il figlio in regione come consigliere; ora ha rotto la maggioranza ad Aprilia. E' di fatto il vero leader della sinistra pontina, senza di lui Ds e Margherita governerebbero Bassiano e Semoneta, con lui Formia e Aprilia.
Lidano Grassucci
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