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Latina. Terza Circoscrizione, il presidente è attaccato alla poltrona. Lo contestano i consiglieri: «Stanchi della vocazione personalistica»
I Consiglieri della 3° Circoscrizione del Comune di Latina, Giancarlo Caianiello, Riccardo Quadrozzi, Rocco Redento, Francesco Orelli, constatano che nonostante si sia sottoscritto l’impegno politico di attuare l’alternanza alla Presidenza della 3° Circoscrizione a tutt’oggi ancora non si è giunti ad una soluzione.
«Tale decisione è nata dall’esigenza di rivitalizzare l’attività politica e amministrativa della 3° Circoscrizione, la quale non ha prodotto in questi ultimi 2 anni nessuna iniziativa degna di interesse sociale.
L’immobilismo ha prodotto una disaffezione di 10 Consiglieri su 18 i quali, stanchi dell’atteggiamento personalistico del Presidente, hanno rischiato la decadenza del mandato.
La conduzione della 3° Circoscrizione, insieme ai responsabili politici, ha tolto ad ogni Consigliere l’Orgoglio di appartenenza al gruppo politico, portando gli stessi ad atteggiamenti personalistici che nulla hanno a che vedere con i problemi insoluti del vasto territorio circoscrizionale.
Si evidenzia che da tempo, non esiste più alcuna maggioranza politica tra (A.N –F.I.), e quindi ci corre l’obbligo chiedere a quale partito politico appartenga l’attuale Presidente della 3° Circoscrizione; dato che è stato invitato per iscritto a rispettare gli accordi sia dal Coordinatore provinciale di Forza Italia On. Claudio Fazzone e dal Coordinatore Comunale Signor Felice Palombo, giunti anche alla decisione sofferta di espellerlo dal partito da cui è stato eletto.
La decisione dell’alternanza è stata sottoscritta e condivisa dal gruppo consigliare di A.N. a firma del suo Coordinatore Comunale Signor Luigi Angiello.
Questo è lo stato pietoso della 3° Circoscrizione e forse anche di altre, delle quali non si conosce attività politica e amministrativa se non per qualche articolo che appare sui giornali corredati da foto dei Presidenti sorridenti.
I sottoelencati Consiglieri, rafforzando la loro azione politica, anche in vista delle prossime consultazioni amministrative, non intendono, a meno di un chiarimento concreto ed immediato tra le forze politiche, continuare ad essere le stampelle di una inesistente maggioranza.
Sarà scelta come forma di protesta, per l’indifferenza degli attuali quadri dirigenti dei partiti, l’abbandono dell’aula consiliare prima dell’inizio di ogni Consiglio, non rinunciando, comunque, a difendere gli interessi dei cittadini, rispettosi del loro mandato entro i ruoli istituzionali».
Elisabetta Rizzo
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