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Latina. Calcio, vietato arrendersi. No alla Terza Categoria, il futuro dei nerazzurri deve impegnare tutti. Lettera aperta di Fernando Bassoli

A proposito del drammatico momento vissuto dal Latina Calcio, a poche ore dalla discussione del ricorso al Tar (che a mio parere ci causerà nuove disgrazie, per la violazione della clausola compromissoria) vorrei osservare che con la fretta si lavora sempre male e la recente fuga dei giocatori ne è esempio significativo. Il futuro sembrerebbe la Terza categoria, vera umiliazione per il glorioso sodalizio nerazzurro. Paradossalmente, però, stando fermi un anno ci sarebbe tutto il tempo di riorganizzare al meglio la società, pianificare una campagna acquisti adeguata e soprattutto accordarsi col Viribus Montello (i loro dirigenti si dissero disponibili in tempi non sospetti) non solo per acquisire il titolo sportivo, ma anche per poter sfruttare il loro valido impianto per gli allenamenti e attingere dal loro interessante vivaio. Unire le forze, insomma. Per ripartire dignitosamente, dal campionato di Eccellenza. Con questa strategia, tra un anno avremmo una società più sana e una squadra forte, davvero competitiva, con più strutture e risorse umane a disposizione. E magari in questo anno di sospensione (utile anche alla riconsiderazione di tanti errori commessi) qualcuno, in città, potrebbe darsi una mossa e progettare una ristrutturazione anche sommaria dello Stadio Francioni, che ne ha davvero bisogno. Che ne dite di una facciata metà nera e metà azzurra? Quel che, in sintesi, voglio chiedere agli appassionati e agli addetti ai lavori, sperando di avviare un sano dibattito, è questo: se il Tar – ci sarebbe poi anche il Consiglio di Stato - ci darà torto, siamo proprio sicuri che ripartire subito dalla Terza categoria sia la cosa migliore da fare? Io penso di no. Oggi più che mai: Forza Vecchio Cuore Nerazzurro!

Fernando Bassoli