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Terracina. Si scrive BuyLazio, si legge Turismo. Pietro Serra: «Un'occasione pressoché unica per valorizzare e vendere le nostre risorse»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Pietro Serra, assessore al Turismo del Comune di Terracina, che ospiterà - dal 14 al 17 settembre - la IX edizione del BuyLazio, workshop turistico internazionale, organizzato dall'Unione Regionale delle Camere di Commercio del Lazio, in collaborazione con l'assessorato al Turismo della Regione Lazio, l'Enit, l'Alitalia, e tutti gli attori locali. Un'occasione unica, per il territorio regionale, ma soprattutto della Provincia di Latina, per presentare (e vendere) la propria offerta turistica agli operatori dei mercati italiano ed internazionale (in particolare tedesco). Qual è il valore dell'evento per la città di Terracina? «Un grande momento di valorizzazione e di promozione turistica, in riferimento ai beni della città, che non si riducono solo al mare o al litorale, pur importanti e fondamentali per la città, ma anche quelli archeologici e culturali, di cui pur la città è ricca, a cominciare dal Tempio di Giove, dal borgo medievale, al teatro romano in via di scavo e che sta quindi per essere portato alla luce. Un grande momento di ribalta internazionale, soprattutto per mercati come quello tedesco, fondamentali per la città, e per lo sviluppo economico, perché finalmente cominciamo a capire che il turismo è una risorsa economica fondamentale, che può dare risposte a tante problematiche all'interno del nostro territorio, a cominciare proprio dai livelli occupazionali». Quanto è importante sviluppare le sinergie tra i diversi settori istituzionali nel campo del turismo? «È fondamentale e questa manifestazione lo dimostra. La Camera di Commercio, la Provincia di Latina, l'Azienda di Promozione Turistica, l'Ente Nazionale per il Turismo, l'Ente locale: tutti insieme a fare squadra, tutti insieme a proporre il prodotto turistico della Provincia di Latina che parte dalle singole realtà, ma poi si sintetizza e si offre in un'ottica più generale, che è l'ottica vincente per il futuro». Quali i numeri di questa edizione del BuyLazio? «Dal 14 al 17 settembre, presso il Palazzo del Vescovado del Comune di Terracina, con il clou nella giornata del 15 settembre, quando 300 tour operator italiani e stranieri - soprattutto tedeschi - compreranno e discuteranno di pacchetti turistici: un modo concreto di fare turismo e di acquistare l'offerta turistica». L'offerta locale è costituita da 130 aziende laziali iscritte in rappresentanza di 230 operatori con un'offerta segmentata per linee di prodotto. L'intero volto turistico del Lazio sarà presentato con prodotti specifici quali il mare, le piccole città d'arte, l'ambiente e la natura, senza dimenticare l'enogastronomia. Gli operatori provengono da tutto il territorio laziale: 22% da Latina, 7% da Frosinone, 7% da Rieti, 11% dalla provincia di Roma, 38% da Roma e 15% da Viterbo. Il 73% degli iscritti rappresenta l'offerta "tradizionale", composta da hotel, villaggi/camping, e tour operator, mentre il restante 27% è rappresentato dalla nuova ricettività, cosiddetta "alternativa", ovvero agriturismi, appartamenti/case per vacanze, castelli e dimore storiche e dai servizi al turismo quali associazioni, aziende agricole, frantoi, ristoranti, consorzi e trasporti. Dal punto di vista della domanda, saranno invece ospitati 46 operatori selezionati in stretta collaborazione con l'Enit, provenienti dai mercati della Germania (25), dell'Austria (13) e dalla Svizzera (8). Nel corso della presentazione dell'evento, il presidente della Camera di Commercio di Latina, Vincenzo Zottola, ha sottolineato come negli anni, il BuyLazio ha visto la partecipazione di 1400 sellers e di 450 buyers, e di come l'edizione di quest'anno si rivolga in particolare al mercato tedesco, che rappresenta da solo il 33% di richieste per il Lazio. Vincenzo Peparello, membro della Consulta del Turismo Unioncamere Lazio, ha presentato l'esigenza di rispondere a domande specifiche: "siamo percepiti come prodotto sul mercato? cosa vuole il turista? rispondiamo alle sue richieste?". «I turisti si fermano meno - ha precisato - ma sono più attenti, è una questione di rapporto con il prodotto che offriamo. Per Ettore Bianchi, rappresentante dell'Enit, il connotato originale del workshop è quello di una rotazione dei mercati (quelli da recuperare, quelli emergenti e quelli da consolidare), mentre Domenico Pimpinella, dell'assessorato al Turismo della Regione Lazio, ha sottolineato che l'Ente si sta muovendo per sviluppare politiche sempre più efficaci in favore del settore, a partire dalla legge sul Turismo, che diverrà operativa il prossimo anno, fino alla creazione di una scuola di alta specializzazione turistica. «Grazie alle aree integrate - ha infine evidenziato Enrico Tiero, assessore al Turismo della Provincia di Latina - il territorio provinciale è coperto nei suoi vari settori. Ora ci dobbiamo impegnare per far ragionare insieme questi territori. Alla Regione - che ci è venuta molto incontro - chiediamo ora di eliminare qualche vincolo che impedisce la realizzazione di nuove strutture alberghiere».

Andrea Apruzzese

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