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Latina. Centri commerciali naturali. Dalla Regione l'idea per rendere competitivi i piccoli negozi, i mercati rionali e le attività artigianali
«È un provvedimento importante per rendere i piccoli negozi, i mercati rionali, le attività artigianali e di servizio competitivi rispetto alla grande distribuzione, attirando i consumatori nelle vie commerciali e nei centri storici».
Lo afferma l’assessore alla piccola e media impresa, commercio e artigianato Francesco De Angelis, commentando l’approvazione, da parte della Giunta regionale – presieduta dal Presidente Piero Marrazzo – del regolamento di attuazione della legge regionale sui centri commerciali naturali.
Il provvedimento, che ora passa all’esame del Consiglio, stabilisce i criteri e le modalità di presentazione delle domande, le spese ammissibili, la formazione della graduatoria, i tempi e il sistema di erogazione dei contributi.
«Con l’approvazione del regolamento – aggiunge De Angelis – la legge regionale diventa operativa e, con un apposito bando, consentirà ai comuni di promuovere progetti specifici per la nascita dei centri commerciali spontanei».
La legge finanzia, tra l’altro, eventi e manifestazioni di intrattenimento ed aggregazione; progetti per migliorare l’arredo urbano, l’illuminazione pubblica, il trasporto e la viabilità; iniziative e vendite promozionali, servizi, progetti di marketing urbano e territoriale. Sono ammesse inoltre spese per ristrutturare le facciate degli immobili in cui operano attività commerciali, turistiche, artigianali e di servizio, per sistemare le vetrine, per il rifacimento della pavimentazione dei mercati e per la sistemazione di banchi, tende e chioschi.
I finanziamenti regionali consistono in contributi in conto capitale nella misura massima del 50% del costo totale delle spese sostenute, per un importo massimo fino a 200 mila euro per ciascuna domanda.
«Lo stanziamento complessivo – prosegue l’Assessore – ammonta a tre milioni di euro. L’obiettivo è tutelare i negozi e le botteghe artigianali di strada, valorizzando al contempo l’attrattività dei centri storici e dei paesi. Un intervento a salvaguardia delle piccole attività – indispensabili per creare ricchezza, occupazione e socialità – che al contempo, conclude De Angelis, intende creare le condizioni per una sana ed equilibrata convivenza tra grandi, medie e piccole imprese».
Andrea Apruzzese
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