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Latina. Qui Il Territorio. Lidano Grassucci: «Ciao Oriana. L'Addio ad una donna libera del libero Occidente anche quando la libertà è fuori moda»

Era curiosa, non era banale Oriana Fallaci. Quando ho letto “Lettere ad un bambino mai nato” in epoca in cui le religioni con il loro integralismo, inevitabile, sembravano arrivate al capolinea e la “libertà” era di gran moda. Lei raccontò di un dramma, di come le scelte della vita non sono come quelle dei film. Fallaci racconta di come ti contorci nelle scelte che non possono essere: giuste o sbagliate. Sono solo drammatiche. In quel libro ho apprezzato i dubbi, i dolori la difficoltà della vita che ti porta verso bivi inevitabili. La guerra del Vietnam è stato un grandi spartiacque sulle certezze dei percorsi della libertà. Perchè andare in quelle foreste umide ad imporre una democrazia che sembrava avvelenata? I ragazzi d'America persero la verginità di testa che li aveva portati a vincere contro la barbarie nazifascista, a scoprire le follie degli europei. Oriana era europea e sapeva che anche le follie dentro le foreste dell'Indocina erano nati nella dolce Parigi, nella dotta Sorbona. Quando si perde la “verginità di testa”, si perde anche il senso della propria storia e si va a cercare nudi abito nuovi. Dopo le Torri Gemelle, dopo che una barbarie che nessuno voleva vedere, quella barbarie che, come i nazisti bruciavano i libri portava i talebani a “uccidere” le statue di Budda. Lei raccontò altri dubbi, il dramma di una civiltà che si stava suicidando in nome di una minestra che è negazione della differenza, rispettare gli altri non puo' significare negare se stessi. La libertà che diveniva abuso negli anni del femminismo, ora era orgoglio nella civiltà d'Occidente che stava per morire. Faceva pensare la Fallaci. Per noi che eravamo di provincia, piccola, piccola piccola provincia aveva prestato gli occhi. E si innamorava, ed aveva passioni era donna. È andata via, ora i codini che stanno sempre con la moda, che hanno quelle bandiere con la parola Pace che se non è accompagnata da nulla non significa nulla, che pensano che gli aerei l'11 settembre li guidava il Mussad avranno il terreno spianato alla banalità. Si noi stiamo, come sempre, con l'America della libertà, noi stiamo con Israele. Stiamo contro le religioni che si vogliono fare Stato. Grazie Oriana per aver raccontato l'orgoglio d'Occidente e delle sue libertà. La Pace se non c'è giustizia è cosa da servi, noi siamo uomini.

Lidano Grassucci


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