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Latina. Qui Il Territorio. Alessia Tomasini: «In ricordo di Oriana Fallaci e i suoi "contenuti". L'odio che fa amore e le donne puttane»

La morte di Oriana Fallaci non ha bloccato le polemiche. Le stesse che come donna e come giornalista non le sono mai interessate. Sui siti internet imperversano frasi tratte dai suoi libri e commenti sprezzanti nei confronti di un contenuto che da leggere ed accettare non è mai stato facile. “...Ogni responsabilità è della donna, ogni sofferenza, ogni insulto. Puttana le dite se ha fatto l'amore con voi. La parola puttano non esiste nel dizionario: usarla è un errore di glottologia. Sono millenni che ci imponete i vostri vocaboli, i vostri precetti, i vostri abusi. Sono millenni che usate il nostro corpo senza rimetterci nulla. Sono millenni che ci imponete il silenzio e che ci relegate al compito di mamme. A qualsiasi donna chiedete di farvi da mamma, perfino se è vostra figlia[...] eterni bambini fino alla vecchiaia, restate bambini da imboccare, proteggere nelle vostre debolezze e nelle vostre pigrizie...”. Queste parole prese da “Lettera ad un bambino mai nato” hanno portato ad esempio a questa reazione firmata “Auanagana Bob”: “Chi generalizza non é mai saggio. E lei non lo é mai stata fascista di penna e di cervello ma ha fatto un sacco di soldi seminando odio addirittura su civiltà diverse. Sono offeso come uomo a leggere queste cose, non si può fare di tutta l'erba un fascio, non siamo robot clonati. Evidente che quella malattia le aveva dato al cervello producendo solo odio! Vedeva solo la possibilità di una guerra, fra civiltà e fra sessi, una ideologia arretrata, scaduta! Ricorda che dall'incontro fra un uomo e una donna per natura nasce una nuova vita! E' Amore, Amore, Amore!!!”. Partendo dal presupposto che la Fallaci ha firmato con nome e cognome tutto quello che ha scritto e per questo, per averci sempre messo la faccia anche quando era sicura di ottenere solo un cazzotto, merita rispetto. La sua è sempre stata un’analisi critica di quello che accade ed è accaduto nel mondo. È stata anticonformista, ha spinto all’estremo gioie e passioni della sua vita, ha saputo raccontarsi. Viviamo in un mondo dove l’odio è odio. Le bandiere arcobaleno della Pace non metteranno mai fine ad un sentimento che esiste ed è più vero di ogni finzione o inno all’amore. L’amore è, perché ha un antagonista. Vogliamo continuare a raccontarci delle favole e siamo incapaci a confrontarci con quello che ci circonda. C’è l’odio tra i popoli, tra le religioni, tra vicini di casa, tra compagni di merende, tra marito e moglie. C’è l’odio che divide una madre da una figlia e che rompe quel cordone ombelicale che ci si ostina a definire indistruttibile ma che è solo un pezzo di “carne”. L’amore è qualcosa di spontaneo. Non si crea, non si genera, è o non è. Le donne sono considerate puttane a prescindere dall’atto d’amore. Lo sono se fanno carriera, lo sono se non la fanno, lo sono se mettono una minigonna, lo sono per pregiudizio, lo sono se amano. Lo sono perché, uomini e donne ed una falsa morale, hanno deciso che deve essere così. L’amore universale, l’atto d’amore che porta alla nascita di un figlio non è un presupposto fondamentale alla sua nascita e non garantisce una vita felice. Si fanno figli per disperazione, si mettono al mondo bambini per paura della solitudine, si crescono ragazzi frutto di uno stupro, si gettano vite per paura di non essere capaci di amare e non essere amati, si uccidono bambini con la scusa della follia. Fa male sentire queste cose, ma fa più male sentire che ci sono ancora persone che le negano. Per amare davvero serve conoscere l’odio, per apprezzare la notte si deve aver visto il sole almeno una volta. I luoghi comuni sono l’unica cosa che forse Oriana Fallaci ha sempre, davvero odiato, tenendo gli occhi aperti sulle debolezze degli uomini e delle donne che preferiscono negare le brutture per riuscire a guardarsi ogni mattina allo specchio. Non si deve aver paura di dire che si odia. Personalmente odio tante cose: l’incapacità delle persone di essere leali, di fare delle scelte per paura del giudizio degli altri, odio chi dice di amare e poi uccide anche solo a parole l’oggetto del proprio amore, odio l’invidia e l’incapacità delle persone di confrontarsi, odio i doppiogiochisti e i codini, odio la stupidità e l’omologazione, odio i sorrisi falsi e la morale di facciata. Anche per questo posso alzare la testa e dire che amo.

Alessia Tomasini


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