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Latina. Rifiuti, le linee guida per lo smaltimento. Armando Cusani frontale contro Marrazzo: «In Regione non hanno né energie né risorse...»
Davanti Te telecamere di ParvapoliS con Armando Cusani, Presidente della Provincia di Latina. Ieri si è tenuto un consiglio provinciale monotematico, dedicato esclusivamente all'analisi delle linee guida di revisione del piano commissariale della Regione Lazio per lo smaltimento dei rifiuti, in previsione della conferenza programmatica tra Regione, Provincia e Comune sul tema, che si svolgerà tra due giorni, il 22 settembre prossimo: quali i contenuti con cui la Provincia di Latina si presenterà alla conferenza?
«È stato un momento di vero confronto e di partecipazione all'interno del consiglio, ed occasione di dibattito per le forze politiche e per i gruppi di maggioranza ed opposizione: questa è la vera concertazione che va fatta, anche in organismi dove maggioranza ed opposizione fanno parte della democrazia di una istituzione. È una bella risposta anche a chi vuol sostenere che questa è una provincia isolata che non dibatte e non si confronta con nessuno. Noi siamo convinti che le linee guida che ci sono state anticipate non risolveranno alcun problema per la provincia di Latina, anzi manterranno le servitù esistenti. Immaginiamo (e non speriamo) che addirittura si arrivi all'apertura di una nuova discarica perché l'ipotesi (ad onor del vero solo giornalistica e non confermata nelle linee guida) di conferire una parte dei rifiuti trattati sugli impianti di Colleferro e San Vittore presuppone la creazione di un impianto di trattamento al sud, ergo, un'altra discarica. Quindi non solo permane il problema ambientale su una parte bellissima del nostro territorio, quella di borgo Montello - problema che speravamo di risolvere, con la bonifica definitiva della discarica - ma addirittura si vuole fare del rifiuto - che è una risorsa energetica che avrebbe potuto essere utile per il nostro territorio - una risorsa che alimenta altri territori. In sostanza temiamo che il principio di sussidiarietà che Roma dovrebbe avere nei nostri confronti (tra l'altro il documento di programmazione economica e finanziaria della Regione Lazio dice proprio questo: Roma motore dello sviluppo del Lazio) venga disatteso. Temiamo che Roma fagociti il resto del Lazio e i rifiuti sono un buon banco di prova, sul quale la sinistra regionale si sta cimentando e rischierà, se le linee guida saranno poi attuate nel relativo piano, di darci lo scenario di una provincia che esporta i propri rifiuti, dove aumenta la mobilità dei rifiuti e non si risolve alcunché, dove aumenta il costo del rifiuto per il cittadino. Il commissariamento (a dire il vero lungo, e che ha tante responsabilità, non solo dell'attuale centro sinistra, ma anche delle precedenti giunte, sia di centro destra che di centro sinistra del governo Badaloni) rimane e crea dei danni nella provincia. Ecco perché in questo consiglio abbiamo cercato di dire a tutte le forze politiche di mettere insieme quel punto fondamentale che è l'interesse dei cittadini, il bene comune del nostro territorio. Su questo si possono avere dei punti di contatto e stabilire una linea comune».
In sintesi, cosa chiederete al commissario regionale?
«Il 22 intanto ascolteremo la presentazione delle linee guida: è un appuntamento formale nel quale presumo e temo (visto come si approccia con le istituzioni il Presidente della Giunta regionale o, meglio come non si approccia con le altre istituzioni se non Roma) che vi sarà una presentazione delle linee che ci sono state anticipate. Continueremo questo dibattito all'interno del consiglio provinciale nelle prossime sedute e continueremo a ragionare, nella maggioranza, con i Comuni della provincia di Latina per cercare di fare le nostre proposte, fermo restando che in questa provincia a molti cittadini fu detto che con la Giunta Marrazzo si sarebbe chiusa la discarica di Borgo Montello. In un anno mi sembra che non si sia visto neanche l'inizio della soluzione dei problemi».
Raccolta differenziata: punto di partenza od obiettivo da raggiungere?
«I dati sulla provincia di Latina - la migliore nel Lazio - sono gli investimenti dell'istituzione Provincia nei confronti dei Comuni. Abbiamo messo delle risorse nel nostro bilancio, restituendo una parte dell'ecotassa che ci viene data. Abbiamo concretamente fatto il lavoro degli amministratori. Anche qui, mi passi il paragone con la Regione Lazio, loro hanno messo pochissime risorse nel bilancio regionale. La differenziata si fa se si investe, se si danno risorse ai Comuni, altrimenti non si fa. Tra l'altro è anche un processo culturale molto importante, che non può essere sostenuto senza risorse economiche».
La lunga seduta del consiglio provinciale ha visto un'attenta disamina del documento regionale, ed un dibattito ampio, concluso con un orientamento comune tra maggioranza ed opposizione, la chiusura definitiva delle discariche. Nel corso del suo intervento, l'assessore provinciale all'Ambiente Massimo Giovanchelli ha affermato di essersi aspettato qualcosa di più concreto dalla Regione e non solo “linee guida”, ma - ha aggiunto - questo servirà a difendere il territorio, insieme a soluzioni che abbiano come principi l’”autosufficienza territoriale” e “l’efficienza economica”, principi riportati proprio nel documento dell’attuale Presidente Commissario della Regione Lazio.
Sul tema dello smaltimento dei rifiuti c'è da registrare inoltre la nota diffusa ieri pomeriggio dal portavoce del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, Nicola Zamperini: «Il Presidente Marrazzo ha tenuto nel mese di luglio una relazione al Consiglio straordinario sulla problematica del ciclo di smaltimento, nella quale annunciava le modalità e i termini della Conferenza regionale sui rifiuti. Dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio, il Presidente nella sua veste di Commissario straordinario, ha inviato, prima di chiunque altro e seppur non essendovi tenuto in quanto ufficiale di Governo, al Presidente del Consiglio regionale quindi per esso a tutti i componenti, le linee guida di revisione del Piano commissariale dei rifiuti che saranno oggetto della discussione delle prossime settimane. In quella sede era stato chiarito che la Conferenza regionale dei rifiuti era principalmente uno strumento di consultazione e di confronto in primis con le realtà istituzionali dei territori (Province, Comune, Anci), poi con le altre parti coinvolte: imprenditori, sindacati, associazioni ambientaliste. Il percorso di confronto con le forze politiche si svolge in modo parallelo e continuo e il Presidente discuterà di questa fondamentale tematica, come già accaduto, sia con la Commissione ambiente che con l’Aula tutta».
Andrea Apruzzese
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