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Latina. Come sopravvivere a 60 anni di sindacato. Salvatore D'Incertopadre (Cgil): «Abbiamo raggiunto coi lavoratori obiettivi importanti»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Salvatore D'Incertopadre, segretario provinciale della Cgil di Latina. Il sindacato a Latina compie 60 anni: quali le battaglie più rilevanti della storia? «Tutte sono state importanti: questo è un territorio che ha sofferto tanto, ha raggiunto degli obiettivi; questi obiettivi si sono poi trasformati in situazioni di crisi, ma siamo sempre rinati. Con questa manifestazione abbiamo voluto - anche con un modo diverso di fare comunicazione - rievocare questi momenti fondamentali». Attualmente la provincia di Latina sta vivendo un momento delicato, soprattutto nel settore industriale. Quali sono le battaglie più immediate? «Bisogna risolvere alcune questioni di crisi nel territorio: abbiamo chiuso in maniera positiva quella della Tetra Pak e ci auguriamo di chiudere alcune vertenze aperte. Ma queste sono situazioni di emergenza: noi dobbiamo uscire dall'emergenza, abbiamo bisogno di programmare, insieme agli amministratori, lo sviluppo del territorio sulla base delle sue vocazioni principali e nel secondo film di questa manifestazioni lanciamo proprio un messaggio sulle vocazioni del territorio. Lo diciamo spesso: c'è bisogno di concertare e programmare insieme. Noi siamo pronti, aspettiamo che le forze amministrative, gli imprenditori, i politici, abbiano il coraggio di sedersi insieme a noi per programmare il futuro». Avete scelto di celebrare questi sessant'anni con una grande festa, con spettacoli che raccontano la memoria del lavoro nella provincia, con film, con documentari e non con un convegno o con tante parole e dati. È un nuovo modo di comunicare anche per il sindacato? «Ho scelto personalmente questa strada perché credo che bisogna cambiare anche i modelli di comunicazione ed anche perché abbiamo voluto rivolgerci a tutti i cittadini, e soprattutto ai giovani: abbiamo scritto a tutti i presidi, a tutti i direttori didattici, dando la nostra disponibilità a proiettare i nostri due filmati nelle scuole. Leggere la storia attraverso le immagini è sempre più positivo per i giovani e proprio loro hanno bisogno di memoria storica, altrimenti il nostro territorio rischia di perderla e quindi di perdere il senso dei sacrifici che hanno fatto i nostri padri e i nostri nonni per rendere Latina così come la vediamo oggi, sacrifici che purtroppo bisogna continuare a fare». Fulcro della manifestazione, tenutasi ieri mattina presso il teatro "A. Cafaro" di Latina, i due documentari - inediti - che il regista Paolo Quaregna ha realizzato (miscelando interviste, filmati dell'istituto Luce ed altri documenti) per illustrare le storie del lavoro nella provincia: "Lavoro in bonifica" e "Lotte pontine". Alla celebrazione ha portato il suo saluto il sindaco di Latina, on. Vincenzo Zaccheo, che ha sottolineato, raccogliendo l'invito di D'Incertopadre come «abbiamo i numeri, le capacità, le peculiarità, le vocazioni territoriali ed anche la volontà per volare in alto; ma solo lavorando insieme, nel rispetto delle posizioni diverse e dei ruoli sociali ed istituzionali, possiamo puntare a realizzare il "Sistema Latina". Se la classe politica, quella imprenditoriale e quella sindacale, saranno capaci di fare questo, il futuro della comunità provinciale avrà sicuramente più certezze».

Andrea Apruzzese

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