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Aprilia. Turbogas, la reazione di Cirilli. «Quanto è accaduto in regione è grave. Grazie alla sinistra c'è un'ulteriore servitù nel nostro territorio»

“Quanto accaduto in giunta, in merito all’approvazione del progetto per la costruzione della centrale turbogas di Aprilia, è a dir poco sconcertante”. Aspra condanna del consigliere di Alleanza nazionale Fabrizio Cirilli dopo l’ok della giunta regionale per la realizzazione della centrale turbogas ad Aprilia. Una decisione che il rappresentante pontino di An alla Pisana definisce arrogante e sprezzante di ogni logica partecipativa e di confronto istituzionale, senza lesinare critiche anche nei confronti degli assessori che hanno inutilmente abbandonato la riunione: “E’sconcertante, infatti, il fatto che la giunta abbia approvato il progetto di realizzazione della centrale turbogas, perché c’è una mozione del 3 dicembre del 2003, sottoscritta da tutto il centro sinistra del Consiglio Regionale del Lazio (Ds e Margherita inclusi), nella quale si diceva a chiare note e con ampie motivazioni da parte di tutti i firmatari, che ad Aprilia tale sito non si sarebbe dovuto realizzare. Incredibilmente poi, così come nel caso del gassificatore di Malagrotta, è avvenuto esattamente il contrario di quanto in precedenza affermato. A meno che l’assenza degli assessori di rifondazione e Verdi non sia stata un’azione plateale concordata, detti assessori e le forze politiche che essi esprimono in Consiglio Regionale, dovranno rifiutarsi di proseguire nella loro azione politica-amministrativa di sostegno fino a che detta decisione non venga rivista da chi non ha esitato ad approvare atti esattamente contrari a quanto affermato nei confronti degli elettori. Se ciò non dovesse verificarsi, saranno complici e responsabili di quanto accaduto”. Per Cirilli la ripercussione più grave è indubbiamente quella di carattere ambientale, ossia quella riguardante la salute dei cittadini dell’area interessata. Infatti quel territorio nel 2003 a detta anche del centro sinistra, è già altamente penalizzato da insediamenti chimico industriali, che a fronte di dati oggettivi condizionano già in maniera molto sensibile la qualità della vita dei residenti. Cirilli va oltre e ipotizza che dietro la realizzazione del sito potrebbero nascondersi interessi imprenditoriali, a scapito del territorio che andrà a gravarsi di un ulteriore servitù. “E questo perché dietro la realizzazione del sito industriale di Aprilia potrebbero nascondersi aspetti molto più rilevanti di quello dell’autosufficienza energetica. Resta un mistero, infatti, il perché molti altri progetti relativi alla realizzazione di siti come quello che la giunta Marrazzo farà sorgerà ad Aprilia, e decisamente meno impattanti a livello ambientale, non sono stati presi in considerazione come alternative possibili, mentre ad Aprilia tutto ha subito negli ultimi mesi un’inspiegabile accelerazione. C’è forse la volontà di decidere non in funzione della tutela dell’ambiente e della qualità della vita delle persone ma in funzione del gruppo imprenditoriale promotore del progetto. Sono quesiti che riteniamo debbano essere chiariti prima all’interno della maggioranza della giunta e successivamente davanti all’intera aula del consiglio regionale e davanti agli abitanti del nostro territorio”.

Elisabetta Rizzo


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