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Latina. Tunisia: opportunità per le imprese pontine. Concluso l'incontro coi delegati istituzionali con accordi di cooperazione commerciale
Si è svolto, presso la sala Step di Latina, il convegno dal tema “Mediterraneo prossimo venturo: internazionalizziamo le PMI locali”. Un incontro promosso e organizzato da SECI Latina in collaborazione con la Camera di Commercio, la Federlazio e il Consorzio R.O.M.E., nell’ambito del nuovo piano di internazionalizzazione che vede le imprese pontine proiettate verso i mercati esteri più promettenti sotto il profilo commerciale.
Un convegno nato dall’esigenza di vagliare potenziali sbocchi di una cooperazione commerciale con la Tunisia ed analizzare le reciproche opportunità economiche e di investimento che potrebbero scaturirne per le piccole e medie imprese della provincia di Latina.
Ad aprire i lavori coordinati dal Direttore Seci Latina, Annibale Mesolella, l’intervento del Segretario Generale della Camera di Commercio di Latina – Antonio Rampini – che, portando i saluti del Presidente, ha brevemente esposto le linee programmatiche dell’ente camerale intese a valorizzare gli scambi commerciali con l’estero ponendo al centro del sistema economico i rapporti con il Mediterraneo e con paesi che vi si affacciano, come la Tunisia, in cui forti sono le similitudini nelle produzioni. La collocazione strategica dell’Italia e della Provincia di Latina in particolar modo, confermano, infatti, la necessità di creare un ponte con tali paesi che permetta di favorirne la reciproca crescita economica in un’ottica di cooperazione congiunta. “Proprio nella convinzione che il percorso di internazionalizzazione delle aziende sia una reale esigenza, che nasce dalla vocazione stessa della nostra provincia e non possa essere lasciato all’improvvisazione – ha aggiunto Rampini – la Camera di Commercio ha costituito SECI Latina, quale struttura preposta a tali processi di sviluppo delle imprese all’estero”.
“Struttura di cui oggi possiamo ritenerci soddisfatti – ha continuato il Presidente di SECI - Alessandro Salvadori – per la effettiva realizzazione di un programma di espansione dei confini tradizionalmente conosciuti fino a qualche tempo fa dalle nostre aziende locali, imprese che oggi debbono necessariamente rapportarsi con un mercato globale superando atteggiamenti di autoreferenzialità. Una sfida difficile che, grazie anche alla collaborazione delle istituzioni, si rende possibile, tanto è che già si contano numerose esperienze positive realizzate nei mesi precedenti con diversi paesi quali la Polonia, la Cina, l’Egitto ed oggi la Tunisia. Momenti di confronto, missioni da cui sono nati grandi progetti che porteremo avanti affiancando le imprese che accetteranno la sfida dell’internazionalizzazione”.
Altro breve intervento è stato quello del Presidente del Consorzio R.O.M.E. – Emilio Giannelli, che ha portato all’attenzione della platea la ventennale esperienza della società di ricerche operative per il marketing e l’export cresciuta in seno alla Federlazio aiutando le imprese a raggiungere mercati esteri. Relazione che ha introdotto il concetto di sinergia quale chiave di successo per tutte quelle piccole aziende che, proprio per le dimensioni, ritengono impossibile varcare certe soglie e che, invece, unite in sistemi di impresa possono costituire una forza capace di puntare ai mercati internazionali.
Concetto di sinergia che è stato poi ripreso dal Presidente della Federlazio di Latina, Marco Picca, che ha sottolineato l’importanza dell’aggregazione tra le aziende, in virtù dello spirito dell’associazione di categoria, nell’intento di raggiungere una sempre maggiore apertura ai rapporti d’interscambio commerciale con paesi, quali la Tunisia, particolarmente vicini, geograficamente ma anche per le importanti affinità “culturali”, nonché propensi al reciproco scambio per accrescere la propria cultura di impresa.
Hechmi Chatmen, Delegato generale FIPA Tunisia in Italia – l’Agenzia per la promozione dell’investimento estero – ha aperto l’incontro con i delegati istituzionali della Tunisia, illustrando il quadro economico del paese e prospettando le interessanti opportunità di investimento per le imprese italiane. “Normative chiare, trasparenti e vantaggiose – ha affermato Chatmen – permettono alle imprese italiane di investire con serenità sfruttando incentivi specifici che consentono di ottenere anche contributi a fondo perduto. La Tunisia, in posizione strategica rispetto alle grandi capitali europee, si offre quale partner economico ideale per realizzare investimenti imprenditoriali che possono anche giovare di una situazione infrastrutturale in pieno sviluppo: 8 porti commerciali, 7 aeroporti internazionali già esistenti ed uno in via di costruzione con una capacità di 30 milioni di passeggeri, una rete di telecomunicazione totalmente digitale e 2 zone “franche”. Situazione resa ancor più appetibile – ha aggiunto Chatmen - grazie ai costi di produzione competitivi e alle qualificate risorse umane”. Una condizione che nel suo complesso ha portato secondo Marina Scognamiglio, Direttrice dell’ICE Tunisia – l’Istituto per il Commercio Estero – la Tunisia a guadagnare 5 posti nella classifica della competitività riconosciuta a livello globale, attestandosi al 30^ posto nell’anno in corso. Grazie al progressivo abbattimento delle barriere tariffarie, tramite l’accordo di associazione con l’Unione Europea (1995), gli investimenti stranieri oggi sono il 10% di quelli totali e generano il 34% delle esportazioni creando 1/6 degli impieghi. In base ai dati raccolti dall’ICE i principali settori indicati come quelli con maggiori opportunità di investimento in Tunisia sono il settore finanziario, quello della grande distribuzione, delle nuove tecnologie dell’informazione, nonché il settore agroalimentare, della componentistica auto e dei macchinari per la lavorazione di olio d’oliva, legno, marmo e materie plastiche. Si è giunti poi all’ultimo intervento tra i relatori quello di Carlo De Simone, che in qualità di Addetto al Dipartimento Promozione e Marketing SIMEST - Società Italiana per le Imprese all’Estero, nella sua relazione ha illustrato il ruolo svolto dalla società al fianco delle imprese che mirano ad una penetrazione commerciale dei mercati esteri, promuovendo l’internazionalizzazione mediante la partecipazione azionaria e l’assistenza tecnico-finanziaria.
A supporto di tali interventi sono state poi presentate le esperienze dirette di imprenditori pontini con attività già avviate con successo nel paese tunisino. Franco Cesarini, Presidente della Aviogei di Aprilia, società leader in Italia nella produzione di attrezzature per la logistica aeroportuale, ha raccontato brevemente la sua esperienza di internazionalizzazione: “Da ormai qualche anno, abbiamo aperto uno stabilimento in Tunisia, avviando la produzione di una gamma di attrezzature aeroportuali semplici e meno costose, per essere più competitivi su quei mercati in cui il prezzo assume un’importanza prevalente rispetto alla qualità, e ci siamo riscontrati con una realtà efficiente sotto il profilo professionale ed un’accoglienza soddisfacente”. Altra esperienza riportata in sala è stata quella di Francesco Costigliola della Procan di Latina, azienda che opera nel settore edilizia e che sta iniziando ora a produrre in terra tunisina. “In uno stabilimento di 2000 mq. – spiega Costigliola - portiamo i nostri semilavorati per assemblarli, stiamo provvedendo a consolidare una efficace rete di distribuzione e presto contiamo di trasferire anche le produzioni di plastica e componentistica elettronica”.
Presenza particolarmente qualificata al convegno, è stata la partecipazione dell’Ambasciatore della Tunisia in Italia – S.E. Habib Mansour, che ha svolto il suo intervento mettendo in risalto:
- i legami tradizionali di amicizia e di cooperazione che uniscono i due paesi e la dinamica promettente che accompagna l’evoluzione del partenariato tunisino-italiano consolidato dal 2004, anno dell’entrata in vigore del trattato di amicizia, di buon vicinato e di cooperazione;
- i meriti del suo paese in quanto sito privilegiato degli IDE non solo grazie alle varie opportunità offerte dalla Tunisia in materia di investimenti, ma anche per la sua stabilità politica, la sua pace sociale e la sua cultura di apertura all’esterno;
- il progetto di società che unisce la modernità e autenticità edificato dal Presidente della Repubblica tunisina Zine El Abidine Ali, nonché le sue scelte oculate in vari settori onde promuovere la crescita e l’attrazione rappresentata dalla Tunisia per quanto riguarda gli investimenti;
- lo sforzo comune che i due paesi sono chiamati a compiere a favore dell’integrazione della regione mediterranea e l’instaurazione di uno spazio di pace, di stabilità e di prosperità condivisa.
Mauro Cascio
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