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Latina. Sicurezza e legalità, contro la criminalità organizzata. La Margherita insiste con Messina e Crisci: «Non abbassiamo la guardia»

Dopo i recenti fatti di cronaca, con episodi allarmanti che confermano un'attenzione inquietante delle organizzazioni criminali sul territorio pontino, comincia la corsa ai ripari. In questi giorni è un affannarsi a marcare posizioni individuali, un succedersi di dichiarazioni. Quello che manca, però, è una decisa e chiara unitarietà di intenti che dimostri un'assunzione di responsabilità comune, condivisa dai cittadini, che indichi percorsi e soluzioni condivisi. “Non bisogna semplicemente assecondare le manifestazioni di sdegno che provengono da tutti i settori della comunità pontina – ha dichiarato Silvestro Messina, capogruppo de La Margherita in Consiglio Comunale – né è sufficiente che il sindaco proponga la marcia di San Francesco; è necessario rispettare il patto di legalità che è proprio delle istituzioni e che è imprescindibile nel sistema democratico, un impegno che tutti i partiti devono rispettare”. La Margherita è da tempo impegnata nel segnalare la necessità di un innalzamento del livello di guardia nella provincia di Latina. Con le coraggiose dichiarazioni dell' On. Claudio Moscardelli ed un convegno dal tema “sicurezza e legalità”, ben prima dei recenti episodi che hanno colpito associazioni e persone, sono state assunte posizioni chiare con proposte concrete, scontrandosi con un muro di strumentali polemiche ed assurde difese d'ufficio da parte della maggioranza che governa il nostro territorio, fino ad oggi distratta. Eppure i segnali di un “interesse” da parte delle organizzazioni criminali in terra pontina erano e sono evidenti a tutti, i fatti di micro e macro criminalità si susseguono ormai da anni, mentre le preoccupazioni espresse da cittadini ed associazioni sono rimaste inascoltate. “C'è stato un pericoloso atteggiamento di sottovalutazione di quanto stava accadendo – hanno dichiarato i consiglieri Giuseppe Pannone ed Angela Crisci – Solo un anno fa, quando l'appuntato dei Carabinieri Andreoli morì dilaniato da una bomba all'interno della caserma, tutti (forze di polizia, politici, magistratura, cittadini) ipotizzarono una ritorsione del racket, un attentato della delinquenza organizzata o un atto terroristico, nessuno pensò alla tragica fatalità. Segno che c'era la coscienza che qualcosa potesse accadere!”. Un'attenzione sull'intero territorio è diventata un urgente necessità, anche per ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini, forze dell'ordine e istituzioni. In ciò la politica tutta deve dimostrare di comprendere le trasformazioni in atto e di saper agire per la tutela degli interessi comuni. Per queste ragioni il gruppo consiliare de La Margherita di Latina sta lavorando per far approvare unanimemente nel Consiglio comunale di domani un documento, che oltre a dichiarare la solidarietà verso le vittime dei vili attentati e l'adesione a manifestazioni di protesta (che costituiscono atti dovuti), proporrà l'impegno dell'intera assemblea e delle forze politiche su proposte impegni concrete come il rispetto dei protocolli di intesa per la sicurezza già da tempo siglati, il rafforzamento sul territorio del personale e dei mezzi a disposizione delle forze dell'ordine, l'attuazione di un programma per l'assunzione di nuovi vigili urbani per un presidio anche nelle ore notturne, il funzionamento del sistema di monitoraggio del territorio. Ma anche l'avvio del procedimento per ottenere a Latina l'istituzione di una sede della Direzione Investigativa Antimafia e della relativa Procura.

Mauro Cascio


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