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Latina. Una nuova impresa in sette giorni. Capezzone, pensaci tu. «Per rilanciare l'economia bisogna cambiare radicalmente la cultura...»
«Acquisire i permessi necessari ad avviare una nuova attività richiede, in media, 62 giorni
lavorativi in Italia e 16 diverse pratiche, per un costo totale di circa 5mila dollari.
In Francia ci vogliono 53 giorni, 15 pratiche e quasi 4mila dollari, in Germania 45 giorni,
10 pratiche e 4mila dollari. Negli Stati Uniti sono richieste 4 pratiche, per completarle
sono necessari 4 giorni e il costo è di 166 dollari». Questi sono alcuni dei dati raccolti
da Alberto Alesina e Francesco Giavazzi, nel loro Goodbye Europa (Rizzoli editore, pagg. 218,
18 euro).
I due economisti concludono che «per ricominciare a crescere occorrono regole diverse, non
più denaro pubblico… regole che garantiscano al tempo stesso la sicurezza e la tutela dei
consumatori, ma senza creare inutili costi per avviare e svolgere un’attività economica».
Ed è proprio in questa direzione - regole, non sussidi - che va la proposta di legge
presentata da Daniele Capezzone, presidente della Commissione Attività produttive della
Camera, e già sottoscritta da 37 parlamentari di maggioranza e opposizione: avviare una
nuova attività imprenditoriale in soli 7 giorni, invertendo la logica del rapporto tra
pubblica amministrazione e imprenditore.
Passare a un nuovo meccanismo di silenzio assenso e di autocertificazioni per alleggerire
il peso e i tempi delle autorizzazioni necessarie per avviare una nuova attività. Oggi
per ottenere il via libera ad aprire una nuova impresa gli imprenditori sono costretti
ad attendere tempi molto, troppo, lunghi. Grazie a questa proposta, «libera, né di destra,
né di sinistra», l’ha definita Capezzone, che sta per iniziare il suo iter parlamentare,
vengono modificate la legge sul procedimento amministrativo e la normativa sullo
sportello unico per le imprese, estendendo il ricorso all’autocertificazione e
prevedendo che trascorsi sette giorni, rispetto ai sessanta attuali, dalla
presentazione della domanda, chi vuole aprire una nuova impresa è comunque autorizzato
a farlo.
Oggi alla proposta è dedicata l’inchiesta di copertina del settimanale Economy: «Forza,
Capezzone: provaci tu, a sgombrare la strada ai nuovi imprenditori. È il modo migliore
per cavalcare la ripresa».
Elisabetta Rizzo
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