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Aprilia. Sì alla Turbogas. Daniele Maughelli: «Marrazzo, non dia retta a chi blocca la Pontina. Le minoranze son sempre arroganti e rumorose»
Turbogas? Sì, grazie. La chiede una maggioranza silenziona, che non scende in piazza,
che non blocca la pontina, che non cede alle solite lusinghe della sinistra radicale. Così il leader radicale Daniele Maughelli ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione Lazio Marrazzo. «Noi, essendo la maggioranza silenziosa e favorevole, non siamo contrari sulle manifestazioni ma deploriamo non soltanto il metodo che arreca danno interrompendo il servizio pubblico ma anche il fatto che le nostre aziende sono le più inquinanti in quanto bruciano il BTZ o gasolio pesante, che davvero produce polveri ultrasottili e derivati dello zolfo, purtroppo con danni alla salute, non come paventato da pseudo ricercatori pagati per causare l’allarmismo tra la popolazione ignara.
Con una Centrale elettrica a Metano ad Aprilia, avremo dei benefici per tutti, ma anche per noi, sia per risparmio energetico che economico, dal momento che la globalizzazione ci rende le prime vittime. Lavoriamo in agricoltura e siamo sull’orlo del fallimento; i residenti sono ad oltre un chilometro e non a ridosso dell’area industriale, ove sono fogne e servizi; sì Presidente: fogne, perché la maggior parte delle abitazioni scaricano in fosse biologiche a dispersione che inquinano la falda acquifera.
Qui, siamo nati e in questi fossi c’erano pesci, granchi e rane, mentre Aprilia cresceva con l’industria, l’esigenza urbanistica non è mai stata accompagnata da un piano regolatore e di necessità si fa virtù, così, chi doveva vigilare, ha chiuso un occhio e con un “prosciutto” li ha chiusi tutti e due, così in questi fossi, Caro Presidente, galleggia molto più che pesci morti.
Noi per non chiudere le nostre aziende abbiamo chiesto aiuto a privati finanziatori che presto, se saremo fortunati, con altre due centrali, una a biomassa ed una ad olio vegetale, ci forniranno l’acqua calda al posto del petrolio che secondo alcuni Profeti del settore nel 2007 arriverà a 100 dollari al barile.
Se la Turbogas non si farà, a noi rimangono due ipotesi per salvarci, la prima è sperare che gli aerei smettano di volare, l’altra, la più probabile, di vendere le nostre terre per farci dei palazzi per l’avanzare dei romani ed andare all’estero dove manodopera, temperature e chi Governa sono più veggenti che in Italia.
Grazie, comunque per quel “Si”, responsabile e sofferto, che sta costando molto al suo Governo, per farsene una ragione, le posso dire, che solo gli imbecilli non cambiano idea davanti all’evidenza».
Elisabetta Rizzo
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