Parvapolis >> Politica
Sezze. Amministrative prossime venture. Pino Ciarlo (Forza Italia) insiste sulla coalizione dalle larghe intese. «Da evitare 6-7 schieramenti»
Sempre più convinto della necessità di una alleanza trasversale e transitoria, senza schieramenti, diciamo “istituzionale” per disintossicare il clima politico della città. L’ex vice sindaco di Sezze, il forzista Pino Ciarlo, insiste su una coalizione della larghe intese per rimettere ordine dopo il caos prodotto (e che stanno di nuovo producendo) le liste civiche ideate da Paride Martella e Lidano Zarra. «Obiettivi condivisi, responsabilità chiare e assegnate unanimemente, una consiliatura per fare disintossicare il clima politico – suggerisce l’esponente di punta di Fi - e poi ognuno torna, se il quadro politico nazionale non muta, alle sue tradizionali posizioni nel clima bipolare». L’ex assessore Ciarlo crede che mai come oggi ci sia il bisogno spezzare ogni schema, per riordinare solo dopo una scacchiera politica troppo confusa, che sta già mandando letteralmente nel pallone l’elettorato setino ad otto mesi dalla competizione elettorale. «In una città come la nostra, in cui ritornano a germogliare di nuovo le liste civiche – afferma Ciarlo - la mia proposta deve far riflettere. Il rischio che pavento – continua l’ex assessore alla sanità - è che il quadro che si profila è quello di almeno 6-7 schieramenti, alcuni con una sola lista: le possibilità che vinca o il centro destra o il centro sinistra al primo turno sono minime per cui ci si dovrà "ridurre" a fare accordi di ballottaggio con qualcuna di queste civiche, con il risultato di dover dipendere da loro, con i singoli e non con i partiti storici, che o di centro destra o di centrosinistra sono comunque una garanzia di partecipazione per vincere». Insomma, se ciò accadesse, la situazione che si presenterebbe non sarebbe diversa dall’ultima esperienza amministrativa di Zarra, «ci troveremmo – spiega Ciarlo - nella situazione di essere di nuovo (come è successo a noi) condizionati, per non dire peggio in qualsiasi scelta, anche la più banale, dai personaggi che ben conosciamo. Non è difficile immaginare un quadro ancora più fosco del precedente. Non escluderei a priori, come fa qualcuno, un accordo su un programma di emergenze e di sviluppo economico, e trovare poi un interprete che sappia garantire le parti». Ciarlo risponde indirettamente a chi ha parlato di soliti inciuci, con la certezza che «questa idea di politica non rappresenta certo un sintomo di debolezza ma, anzi, di grande forza e maturità della classe politica tutta di Sezze».
Alessandro Mattei
|