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Aprilia. Qui il Territorio. Turbogas, avanti tutta. Un mondo che cambia a suon di tecnologia ed occupazione. Senza le minoranze rumorose

La Turbogas c’è, c’è il progresso, c’è l’autonomia energetica, c’è il futuro. La Turbogas ha fatto il percorso burocratico ed è passata indenne alle contestazioni. Questa mattina in molti si saranno alzati in quel di Aprilia convinti di aver perso. Ci saranno nuove riunioni e la conferenza dei sindaci capeggiata da cuor di leone Santangelo. Parlare e parlarsi addosso che diventeranno il luogo in cui compiangersi e darsi ragione a vicenda. Ma un fatto resta. Qualcuno, quella maggioranza silenziosa mai scesa in piazza o a bloccare la Pontina, sarà felice di aprire la finestra e vedere intorno a sé un mondo che cambia e lo fa a colpi di tecnologia e di occupazione. Un mondo che si evolve e ci costringe a decidere cosa ci unisce, se il progresso o il “no” a tutto quello che viene proposto dal corridoio tirrenico al termovalorizzatore passando per le centrali nucleari ed elettriche. La turbogas è segno evidente del fatto che vogliamo stare con lo sviluppo. Il resto del mondo va avanti mentre questa provincia resta chiusa su se stessa ed autoreferenziata. L’inerzia che ci contraddistingue sta lasciando il posto ad irresponsabilità politica e prepara la strada ad estremismi e urlatori di massa. La provincia di Latina deve cominciare a pensarsi grande per essere almeno meno piccola di adesso. Deve cominciare da passi contenuti, dal fare e non dal disfare. In questo processo, come nel caso turbogas, quello che ci si aspetta di vedere da amministratori e presidenti è la capacità di togliere di mezzo le macerie del vecchio che ingombra anche a livello culturale, di spiegare alle persone che nel progresso non c’è il mostro nero. A costruire ci penseremo noi… in silenzio e fermando la retorica che ci impedisce di emergere.

Alessia Tomasini