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Latina. Rosa nel pugno con le ore contate? I "terzisti": «Siamo solo un'élite di illuminati». Daniele Capezzone: «Fate i ragionieri»
Il Riformista, uno dei pochi quotidiani in questi giorni in edicola, intervista Lanfranco
Turci
che oggi a Montecatini aprirà i lavori della prima assemblea dell’Associazione per la Rosa
nel pugno. L’ex senatore diessino, che al momento guida i cosiddetti "terzisti" della
formazione radicalsocialista (tra i quali, Alberto Benzoni, Luciano Cafagna e Antonio
Landolfi), chiarisce che il suo obiettivo, nel dibattito aperto in queste ultime settimane
sulla forma-partito, è fare della Rosa nel pugno «un grande partito liberalsocialista,
non una piccola, piccolissima elìte di illuminati». Sul quotidiano arancione,
in ultima pagina, spazio anche per un annuncio a pagamento dei Radicali.
«Normalizzazione partitica della RnP? No Grazie!», è la risposta di Marco Pannella,
membro della segreteria nazionale della formazione nata a Fiuggi. Intervengono,
inoltre, Gianfranco Spadaccia, della direzione nazionale, Daniele Capezzone e
Marco Cappato, della segreteria nazionale, e Gilberto Corbelli, co-presidente
dell’Associazione Luca Coscioni. Secondo Capezzone, in particolare, il tentativo
di Turci e di alcuni esponenti dello Sdi è volto a una «una più o meno ragionieristica
"suddivisione di quote della cooperativa" tra radicali, Sdi e "altri"». «Il contrario -
secondo il segretario di Radicali Italiani - del ruolo da "calamita", da "magnete", da
"forza di attrazione" che la Rosa deve ancora giocare».
Elisabetta Rizzo
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