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Perugia. Francesco, giullare di Dio? Successo al Brufani per Mario Pirovano, con Borrione, Cascio e Camerata. Presentata l'Antologia «Luz»

Grande successo alla sala del Perugino dell'Hotel Brufani di Perugia per l'incontro dal tema "Francesco, giullare di Dio? L'uomo, il cavaliere, il santo", una serata inserita nel ciclo di incontri itineranti dal tema "Tradizione, tradizionalismi, la funzione dell'uomo" che ha già conosciuto momenti di approfondimento a Catania, Roma, Pisa, Altopascio, Firenze con importanti studiosi tra cui Giuseppe Giarrizzo, accademico dei Lincei e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania e Sergio Moravia, ordinario di Storia della Filosofia a Firenze e nel corso della quale, come ormai d'abitudine, sono stati presentati gli ultimi numeri dell'Antologia di Studi Tradizionali «Luz» in attesa dell'uscita, imminente, del nuovo numero.
L'incontro è stato aperto da Mauro Cascio, giornalista, scrittore, direttore editoriale per la Rubbettino che ha introdotto la figura di Francesco d'Assisi. L'ospite d'onore era Mario Pirovano (nella foto), attore della compagnia di Dario Fo e Franca Rame, che ha proposto estratti da "Lu Santo Jullare Francesco" di Fo. Fu proprio lui, Francesco, a definirsi così: perché, ripudiando il canonico sermone, amava predicare ai fedeli con lo strumento della giullarata, di cui conosceva e applicava il mestiere, la tecnica e le regole assolute. Gli estratti proposti, la "Concione a Bologna" e "Francesco va dal Papa", sono una fascinosa prosa tra l'ironia graffiante sul "potere del Vicario di Cristo" ed una strana "gioia di vivere", piena di una spiazzante determinata umiltà. Pagine rese da Pirovano in maniera magistrale. Dal 1983 Mario Pirovano ha preso parte a tutti i lavori messi in scena da Dario Fo e Franca Rame come attore o assistente alla regia, direttore di scena, operatore alla traduzione simultanea. Nel 1987 con la coppia Fo-Rame ha recitato nel programma "Trasmissione forzata" andato in onda in otto puntate su Rai Tre. Pur continuando a lavorare regolarmente con il Premio Nobel per la Letteratura, Pirovano sta negli ultimi anni percorrendo un percorso artistico autonomo, con altre seduzioni ed esperienze, ma proponendo anche le altezze di Dario Fo in tutto il mondo.
Relatore della serata era Giacomo Borrione, presidente dell'Associazione Culturale Il Circolo di Perugia che ha ospitato l'incontro. Borrione è molto noto in città per la sua attività politica e culturale, e per la qualità e l'eccellenza delle sue proposte. Da anni studia Francesco, ed è un convinto sostenitore di una figura opposta a quella rappresentantaci dalla vulgata. Francesco non fu affatto un sempliciotto, un uomo del popolo. Anzi, mantenne sempre, nello spirito, l'élite del suo lignaggio. Documenti inediti proverebbero i suoi studi alchemici e proprio il pulsare iniziatico lo avrebbe spinto nel 1219 in Egitto davanti al sultano e non la pretesa di convertirlo come comunemente si crede. Anche il soggiorno in Terrasanta, fino al 1220, si colora con questa prospettiva di inediti e maliziosi significati. L'incontro è stato chiuso da Maurizio Camerata, presidente dell'Accademia di Studi sulla Tradizione e la Scienza Collegium Fraternitatis Eques Peregrinus.

Rita Bittarelli


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