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Sezze. La fregola della primarie. L'Unione le farà il 3 dicembre. «Basi politiche solide». Ma le anime sono troppo diverse per stare insieme...
È fatta. Il vertice dell’Unione avvenuto mercoledì scorso è stato decisivo. Le primarie del centro sinistra si faranno e avranno luogo il prossimo 3 dicembre. Tutti i partiti setini del centro sinistra hanno fissato la data delle primarie dopo una serie di incontri avvenuti dall’estate scorsa sino ad oggi. Un documento unitario firmato dai segretari di sezione sigla la decisione assunta. Si tratta di una scelta politica del tutto innovativa e coraggiosa. Il centro sinistra non era mai stato così compatto e deciso. Tutti i partiti che compongono il centro sinistra hanno voluto dare una svolta alla politica locale. Lo strumento delle primarie vuol dire innanzitutto trasparenza e confronto diretto con gli elettori e la città. Democratici di Sinistra, Margherita, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Verdi per la Pace, Udeur e la lista civica “Tutti per Sezze” hanno anche approvato un regolamento che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Nella nota redatta dall’incontro leggiamo: «La volontà dei soggetti politici dell’Unione è quella di dare vita ad un progetto politico in grado di garantire in futuro un governo stabile e dare riposte alle domande rivolte ai cittadini. Tale obiettivo – continua la nota – dovrà essere raggiunto attraverso una coalizione con basi politiche solide e un valido programma di governo, mettendo al centro il ruolo dei partiti e dei soggetti politici che ne fanno parte, per ridare dignità alla politica». La riunione dei partiti locali del centro sinistra setino ha preso il comune impegno di confrontarsi con la città e soprattutto con i cittadini per scegliere un solo candidato sindaco. Le primarie ne sono la testimonianza, inoltre, tutti i segretari che hanno firmato l’accordo hanno aggiunto: «Le primarie avranno la capacità di aggregare forze, movimenti e intelligenze che non parteciperanno alla vita attiva dei partiti, in modo tale da riavvicinare la politica ai cittadini».
Alessandro Mattei
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