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Latina. Nasce la Compagnia de Galantomeni. Un circolo di pensatori, amanti del bere, del leggere, del conversare. Senza le "donne curiose"
È uno degli eventi culturali più importanti dell'anno. È nata la Compagnia dei Galantomeni.
Oggetto di indagine e di interesse sarà la cultura, nel suo senso più generale, e tutti
gli approcci occidentali alla teoretica e alla ricerca del vero. I Galantomeni studieranno,
i Galantomeni si intratterranno a tavola in agapi dedicate alle lettere, alle scienze,
alle arti, con un simposiarca a guidare rituali e letture, i Galantomeni soprattutto
pubblicheranno dei libri, editi nell'omonima collana della Rubbettino.
Si tratta di prime edizioni in italiano di importanti opere
di altrettanto importanti pensatori, curate dai più importanti docenti universitari
d'Italia. Tutto importante. Si debutta con "Dalla Metaphysica. Profezia, divinazione,
estasi" di Tommaso Campanella; poi "Inquietudini e Meditazioni" di Miguele De Unamuno;
e ancora "Vita di Gesù" di David F. Strauss.
Ma perché questo nome? Cosa significa Compagnia de Galantomeni? Lo spiega Mauro
Cascio, il Pantalone de Bisognosi della Compagnia, in uno dei suoi ultimi libri:
«Al centro della trama de "Le donne curiose" di Carlo Goldoni, la rappresentazione
della commedia rappresentata per la prima volta al Teatro Sant'Angelo nel corso
del carnevale del 1753, è un'associazione, una Compagnia de Galantomeni,
fondata da un gruppo di amici e guidata da una nota maschera veneziana: Pantalone
de Bisognosi. Il fatto di essere un gruppo maschile alimentò i sospetti delle
"donne curiose", attratte dal clima di mistero e segretezza della Compagnia.
Goldoni ce li presenta come uomini riuniti in una camera, amici della civiltà,
della cultura e del conversare. Tanto lontano dalla cultura del sospetto del senso
comune l'amore per la ricerca di una Verità che non si crede data in senso assoluto
ad una storia, ad una geografia, ma sempre da indagare e cercare, con il dialogo e il confronto.
Sarà l’iniziativa di Brighella, servitore di Pantalone, ad introdurre finalmente
le donne nel luogo di riunione e fugare ogni possibile dubbio sull’onestà di intenti
dei protagonisti».
Il palcoscenico editoriale dove si confronteranno i Galantomeni sarà la Rubbettino,
la nota casa editrice di Soveria Mannelli (Catanzaro) che ha alle spalle decine di
anni di storia editoriale. Anche sul fronte dell’eccellenza, ha già un "carniere"
di prestigiosi collaboratori che hanno dato e danno il loro apporto intellettuale.
I nomi di Alberto Abruzzese, Pino Arlacchi, Dario Antiseri, Cristopher Duggan,
Emanuele Macaluso, Leonardo Sciascia, Gianni Vattimo, Elemire Zolla - per non
citarne che alcuni – costituiscono uno dei più chiari esempi di come Rubbettino abbia
saputo stabilire nel corso del tempo un ampio ventaglio di rapporti culturali.
"Liberalismo" di Ludwig von Mises, la raccolta di saggi "Studi di filosofia, politica
ed economia" di Friedrich von Hayek, i "Lineamenti di una classificazione delle
scienze sociali" di Carl Menge testimoniano la volontà di trovare una collocazione
editorialmente coerente ad una linea di pensiero liberale in politica, liberista in
economia, "individualista" nelle prospettive metodologiche. La casa editrice è
però aperta ad ogni apporto culturale, basti pensare alle collaborazioni, tra gli altri, di
Giulio Andreotti, di Walter Pedullà, di Giancristiano Desiderio, di
Daniele Capezzone e di Francesco Cossiga.
Dirigerà la collana Mauro Cascio, fondatore e direttore di ParvapoliS, direttore di Luz,
l'Antologia che in questi mesi sta girando l'Italia
(Catania, Roma, Pisa, Altopascio, Firenze, Perugia) con Maurizio
Camerata, Sergio Moravia, Giuseppe Giarrizzo, Mario Pirovano.
già direttore del Trimestrale di orientamento
liberale Diritto e Libertà con le firme di Piero Ostellino e Sergio Romano e
con i contributi di Rita Levi Montalcini e Michael J. Fox, l’indimenticabile
protagonista di Ritorno al Futuro di Steven Spielberg. È autore di "Ut unum sint.
L’Uno e il Molteplice", di "Storia (Apologetica) della Massoneria",
con la prefazione di Gianni De Michelis, e di "Grandezze e miserie del pensiero liberale"
con la nota introduttiva di Licio Gelli.
Affianco a sé nella direzione della Compagnia de Galantomeni Mauro Cascio ha voluto
Massimo Iiritano. Allievo di Sergio Quinzio, Iiritano insegna Filosofia della Religione
all’Università di Perugia. Membro della Collingwood Society ha scritto numerosi saggi,
tra cui "Disperazione e fede in Soren Kierkegaard", "Sergio Quinzio. Profezie di
un’esistenza", "Il messia povero. Nichilismo e salvezza in Sergio Quinzio",
"Utopia del tramonto", con la prefazione di Massimo Cacciari.
A mediare tra i "Galantomeni" e le donne curiose ci sarà Brighella, Elisabetta Rizzo.
«Non cercate i Galantomeni, sono loro che cercheranno voi».
Diana A. Harja
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