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Latina. Laici vs Cattolici. Riccardo Pedrizzi: «Bisogna superare gli steccati ideologici di Porta Pia. E lavorare insieme sui valori comuni...»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Riccardo Pedrizzi, deputato, già senatore, per parlare di laicità e chiesa cattolica. In questi giorni c'è un dibattito nella pagine de Il Territorio con lei, con Frabrizio Bellini, con Lidano Grassucci, con Mauro Cascio. Quanto è importante almeno parlarne? «È un dibattito attualissimo nel nostro Paese che si sta sviluppando da qualche anno a questa parte, anche per impulso dell'ex presidente del Senato Marcello Pera. In pratica siamo fermamente convinti di una collaborazione tra laici e cattolici. Gli steccati ottocenteschi, gli steccati di Porta Pia, vanno superati con decisione, con forza anche perché tra l'ordine religioso e il mondo non ci sono né contrapposizioni, né sovrapposizioni. È estremamente importante che un giornale locale abbia aperto un dibattito di così alto livello. Io ho precisato in più di un intervento che non parliamo in nome di una confessione religiosa; chi ce l'ha ha un valore aggiunto. Ma il discorso va portato sul diritto naturale, quel diritto che ha guidato la storia dell'umanità, che ha scolpito il cuore di ciascuno di noi e che si fonda su principi universalmente riconosciuti. Basta leggere la realtà dell'uomo con ragione e con intelligenza per capire che questi diritti rappresentano appunto quell'umanità di cui ciascuno di noi è partecipe». L'impostazione di un laico, di un liberale è un po' diversa dalla sua, ma lei comunque sostiene che esiste un terreno comune? «La sfida di Ratzinger ai laici è citare Pascal: tu non credi in Dio, ritieni che Dio non esiste, ma fa conto che esista. Tu puoi vivere meglio senza di lui?». La differenza è che i laici non sono necessariamente atei, essere laici vuol dire non solo dividere i due ambiti ma anche constatare che il cattolicesimo non rappresenta, e nemmeno in Italia, l'esclusività del sacro o del fruire religioso... «La chiesa vuole annunciare la verità sull'uomo: lavoro ai disoccupati, difesa dei più deboli e delle classi sociali meno agiate, difesa della vita che non può difendersi da sola: l'ordinamento giuridico serve a questo». Oggi chi dice che c'è una parastatalizzazione della chiesa ed una clericalizzazione dello Stato è un estremista? «Guardi io personalmente sono sempre stato un cattolico ghibellino, mai un cattolico guelfo. Non sono un clericale, molti preti non mi piacciono perché non fanno i preti ma fanno altro. Ma credo che ci sia un pacchetto di valori su cui ci si possa confrontare».

Elisabetta Rizzo

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