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Latina. Fisica, didattica e comunicazione. Riccardo Covoni: «C'è un calo nelle facoltà scientifiche, ma di ricercatori c'è bisogno»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Riccardo Covoni, del direttivo nazionale dell'Aif, l'Associazione Italiana per l'insegnamento della Fisica. Un importante convegno a Latina su varie situazioni, ma anche per indagare il rapporto tra Fisica, scuola e comunicazione in generale. «Sì, volevamo fare il punto su diverse problematiche relative alla scienza, alla didattica e alla comunità. Sono discipline, le nostre, che spesso vengono messe in una sorta di riserva indiana: si rispettano ma là, senza vederle proprie, lasciate lì, nel dimenticatoio, nell'oblio. Anche se questo non è evidente. La scienza è dappertutto, se ne parla, si dice che è importante la ricerca ma non si pagano i ricercatori, difficilmente si studia la scienza perché non dà il pane. Ecco, noi ci occupiamo di questo genere di problemi». Un lavoro importante che implica impegno, sicuramente in Italia c'è da fare ancora molto a giudicare dalle considerazioni che faceva... «Sì, l'Italia ha da fare ancora molto, così come tutti i Paesi occidentali. Vediamo un calo fortissimo nelle facoltà scientifiche, ma di ricercatori di un certo spessore c'è sempre bisogno. Spesso mi accade di dire in modo provocatorio ai miei studenti: andate a studiare le discipline scientifiche, chimica, biologia e matematica, perché se non trovate posto in Italia lo troverete all'estero. I nostri studenti sono ricercati. E fra poco non ne avremo a sufficienza nemmeno per coprire l'insegnamento stesso. Ci troveremo presto nel paradosso di doverli importare. È amaro dover dire così». La scuola che deve fare? «A noi non interessa tanto che escano persone che dopo la scuola o l'università abbiamo fatto un percorso scientifico. A noi interessa di più che i giovani amino le discipline scientifiche. Io dico sempre che preferisco che studi ed ami la fisica, non un fisico, ma un avvocato o un economista perché poi saranno quelli che nei consigli di amministrazione faranno avere fondi alla ricerca. Se non la capiscono la fisica non ne capiscono le potenzialità».

Biagio Genovesi

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